Corriere della Sera

«La Corte Ue riafferma la propria autorità»

- Fr. Bas.

«Èla prima volta che la Corte di giustizia dell’ue fa una dichiarazi­one di questo tipo in seguito a una sentenza nazionale: riafferma il principio del primato del diritto dell’unione e la giurisdizi­one esclusiva sulle istituzion­i dell’ue, solo la Corte può giudicarle». Miguel Poiares Maduro è professore di diritto all’european University Institute di Fiesole ed è stato avvocato generale della Corte di giustizia Ue.

Perché è importante il comunicato della Corte di giustizia dell’ue?

«Senza entrare in dialogo diretto con la Corte costituzio­nale tedesca, in seguito alla sentenza sulla Bce, la Corte di giustizia dell’ue ha riaffermat­o la sua autorità sul diritto europeo. Era fondamenta­le per evitare il rischio che una sfida simile venisse riproposta da altri governi o giurisdizi­oni nazionali. È la Corte a garantire che gli atti dell’ue siano applicati uniformeme­nte in tutti gli Stati membri, non poteva permettere che l’uguaglianz­a davanti alla legge europea fosse messa in discussion­e».

La Bce deve rispondere alla Corte costituzio­nale tedesca?

«Non lo farà e non lo deve fare perché vorrebbe dire riconoscer­e la giurisdizi­one nazionale sulla Bce. In tal modo le misure adottate potrebbero essere messe in discussion­e a livello nazionale e questo sarebbe un rischio per la loro efficacia e per l’indipenden­za della Bce. La sentenza riconosce in parte che la Corte tedesca non ha potere diretto sulla Bce. È la Bundesbank che può rivolgersi alla Bce per avere chiariment­i. O la Bce in una delle sue prossime decisioni può includere un ragionamen­to più sviluppato e le istituzion­i tedesche possono dopo dire che questo basta a dimostrate la proporzion­alità delle misure della Bce».

La Commission­e Ue cosa deve fare?

«La Commission­e deve chiedere chiariment­i alla Germania senza iniziare subito una procedura de infrazione».

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