Corriere della Sera

La crisi e il rilancio nelle parole dei tre presidenti delle istituzion­i europee, a settant’anni dal discorso di Schuman che lanciò l’integrazio­ne del continente

- Charles Michel presidente del Consiglio europeo David Sassoli presidente del Parlamento europeo Ursula von der Leyen presidente della Commission­e europea

che uscirà da questa crisi non potrà più essere la stessa.

Innanzitut­to, dobbiamo fare di più per migliorare la vita dei più poveri e dei più vulnerabil­i. Erano troppe in Europa le persone che, ancor prima che questa crisi cominciass­e, lottavano per arrivare alla fine del mese. Oggi a milioni di persone che hanno perso il loro lavoro o la loro impresa si prospetta un futuro incerto. I giovani e le donne sono stati particolar­mente colpiti e hanno bisogno di un sostegno concreto e determinat­o. L’europa deve dar prova di coraggio e fare tutto ciò che serve per proteggere la vita degli europei e fornire mezzi di sussistenz­a ai suoi cittadini, in particolar­e nelle aree dove la crisi si è fatta sentire maggiormen­te.

La nostra Unione deve anche essere sana e sostenibil­e. Una lezione che dobbiamo trarre da questa emergenza è l’importanza di ascoltare i pareri scientific­i e agire prima che sia troppo tardi. Non possiamo rimandare la lotta al cambiament­o climatico e dobbiamo costruire la nostra ripresa sul Green Deal europeo. Per essere più vicini ai cittadini dobbiamo rendere la nostra Unione più trasparent­e e democratic­a. La Conferenza sul futuro dell’europa, il cui avvio era previsto per oggi e che è stata rinviata solo a causa della pandemia, sarà essenziale per sviluppare queste idee. Viviamo un momento di fragilità temporanea e solo un’unione europea forte sarà in grado di proteggere il nostro patrimonio comune e le economie dei nostri Stati membri.

Ieri abbiamo commemorat­o il 75° anniversar­io della fine della Seconda guerra mondiale. Dobbiamo sempre ricordarci degli orrori e della barbarie della guerra e dei sacrifici fatti per porvi fine. Oggi riflettiam­o su ciò che è successo dopo. La generazion­e degli anni 50 pensava che sulle rovine della guerra si potessero costruire un’europa e un mondo migliori. Come poi è avvenuto. Se impariamo queste lezioni, se rimaniamo uniti nella solidariet­à e con i nostri valori, allora l’europa potrà emergere anche questa volta dalla crisi, più forte di prima.

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Il 9 maggio 1950, 70 anni fa, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman proponeva, in un celebre discorso , la creazione della Ceca, la Comunità economica del carbone e dell’acciaio, il primo passo per la nascita dell’ue
Primo passo Il 9 maggio 1950, 70 anni fa, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman proponeva, in un celebre discorso , la creazione della Ceca, la Comunità economica del carbone e dell’acciaio, il primo passo per la nascita dell’ue

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