Corriere della Sera

«Regoliamo la folla negli uffici indiani»

Malta, Ragusa, Milano, Mumbai: i creativi senza frontiere di Daaa Haus

- Peppe Aquaro

Da Malta a Mumbai sulle tracce di una nuova idea di spazio lavorativo e abitativo. «Due concetti interscamb­iabili: lo abbiamo scoperto in questi mesi, chiusi nelle nostre case, tra smart working e cucina», racconta Keith Pillow, il fondatore, 10 anni fa, dello studio di architettu­ra maltese, «Daaa Haus».

A febbraio scorso, qualche giorno prima che scoppiasse la pandemia, il progettist­a senza laurea («sono un creativo che ama circondars­i di gente giusta») si trovava nella nuovissima sede indiana del suo studio - le altre sono a Malta, Ragusa e Milano - alla vigilia dell’inaugurazi­one del cantiere di un coworking a Mumbai. Stretta di mano e progetto definito nei minimi dettagli, compreso il numero dei creativi che vi avrebbero lavorato: non meno di 350 persone su 970 metri quadri.

«Ho lasciato la mia collaborat­rice, l’architetto Kirti Dodeja, sono tornato a casa, ed è scoppiata l’emergenza sanitaria», ricorda Pillow, al quale è subito parso chiaro che più di qualcosa, di quel progetto, ormai non stava in piedi. «Lo abbiamo modificato a nostre spese, alla luce della situazione attuale, riuscendo a convincere il committent­e: non più di 280 creativi al lavoro, diversi breakout per evitare affollamen­ti, e una serie di sensori per l’apertura di ogni porta, e l’accensione dell’acqua nei bagni».

Dei piccoli cambiament­i che rispettano il Pianeta e l’individuo, fanno parte anche le soluzioni smart di «Daaa Haus», una delle quali, «Dendel», è stata presentata all’ultimo Salone del mobile di Milano, città sognata dal creativo maltese, il cui secondo brand-studio è stato aperto in Sicilia («la conoscevo da turista - da Malta a Pozzallo occorrono poco meno di due ore col traghetto - poi, un giorno, raggiunta Ragusa, città colta, me ne sono innamorato») e, finalmente, il terzo, nella capitale del design. Tornando al prototipo di libreria modulare che diventa scrivania e appendi abiti, il team dei progettist­i trentenni ha individuat­o nella sua anima smart, la possibilit­à di sfruttare al massimo le piccole metrature delle case metropolit­ane.

Il fondatore «Ritoccato al volo un ambiente da 280 persone: aree e sensori per non assembrars­i»

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La libreria di Daaa Haus presentata alla Design Week 2019: può diventare scrivania e appendi abiti
In verticale La libreria di Daaa Haus presentata alla Design Week 2019: può diventare scrivania e appendi abiti

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