Woody Allen & C., «la Lettura» tutta di libri
Il #441 Il Diario di Teresa Ciabatti, poi Lemaitre, David Peace, interviste al regista e a Joyce Carol Oates (con un brano sull’app)
Tornano i libri, quasi come una fioritura. Riaperte le librerie, gli editori cominciano a riprogrammare le uscite, tante e varie. Mai come nel nuovo numero de «la Lettura», il #441, la sezione Libri era stata così ampia: comprende l’intero supplemento, che sarà in edicola nel weekend e già oggi in anteprima nell’app (per smartphone e tablet, disponibile su App Store, per iphone e ipad, o Google Play, per Android).
Una delle più grandi autrici americane viventi, Joyce Carol Oates, racconta a Cristina Taglietti il nuovo libro Ho fatto la spia (La nave di Teseo): è un percorso che affronta tutta la sua poetica, evoca i nomi delle promesse della letteratura e parla di drammi e ossessioni contemporanee. Un estratto in anteprima del nuovo romanzo di Oates sarà disponibile già da oggi nell’app del supplemento.
Lo scrittore francese Pierre Lemaitre anticipa l’incipit del romanzo finale della sua trilogia sul Novecento (Lo specchio delle nostre miserie, Mondadori), trasportandoci in un bistrot di Parigi e in due drammi intimi che si consumano fin dalle prime pagine. Le sezioni della Narrativa italiana, della straniera, della saggistica diventano percorsi tra le novità più interessanti, proponendo ciascuna nove focus su altrettanti volumi.
Con il britannico David Peace si avvia un festival virtuale che porterà su «la Lettura» autori della rassegna milanese Zacapa Noir, annullata per l’emergenza coronavirus: il primo racconto è gremito di citazioni letterarie e cinematografiche, mentre poi toccherà ad Alan Parks e Michael
Zadoorian. Nella nuova puntata del Diario a staffetta Teresa Ciabatti registra invece le prime tracce della riapertura. La prossima settimana Maurizio de Giovanni firmerà il capitolo finale.
Altri autori si raccontano nel numero. Apre Woody Allen, che si confessa a Maurizio Porro in occasione dell’uscita del libro A proposito di niente. Autobiografia (La nave di Teseo), e parla di tutto: i film che avrebbe voluto fare, la politica americana, i giorni di isolamento a New York, ma anche i rapporti con i figli suoi e di Mia Farrow dopo le accuse di molestie. Alessandro Piperno propone in anteprima la sua postfazione al volume di lettere scambiate da due cugini, Claudio Bondì e Stefano Piperno (Perché ci siamo salvati, Marsilio) lo zio e il padre dello scrittore, ebrei nati nella Roma del 1944.