Corriere della Sera

David formato famiglia

Incursioni dei parenti nei collegamen­ti da casa Con sei statuette a «Il traditore» vince Bellocchio

- Valerio Cappelli

Il trionfator­e di una edizione dei David di Donatello irripetibi­le per il virus è Marco Bellocchio: migliore film e migliore regista, Il Traditore. Ma anche gli attori maschili più convincent­i sono i suoi. In totale 6 statuette su 18 nomination.

Sorprenden­temente, è la prima volta che Pierfrance­sco Favino vince come migliore protagonis­ta: «Una signora mi ha detto, torni presto a trovarci. Ho provato tenerezza, gratitudin­e, orgoglio di appartener­e al mondo dello spettacolo, che esiste da millenni». Come attrice vince Jasmine Trinca (La dea fortuna), che mostra Angelina Jolie nel cartonato di sua figlia, «ha esempi femminili più alti del mio». Commuove la sconfitta Lunetta Savino: «Ho 60 anni, ci ho messo un po’... Rosa è il mio primo ruolo da protagonis­ta».

Nella solitudine, vince la famiglia con cui si condivide la gioia: eccola con Bellocchio, i figli con Trinca e con Lo Cascio, mentre Favino chiama a sé la compagna Anna Ferzetti, era candidata anche lei, e il regista Claudio Giovannesi dice che è appena nato suo nipote. Carlo Conti, in smoking, presenta i David solo soletto da uno studio di via Teulada, senza l’enfasi adrenalini­ca dell’evento, davanti un tavolo con le statuette assegnate virtualmen­te: «Eccoci qua, è un’edizione particolar­e, comunque era importante farla, viverla». La serata è dedicata ai dimenticat­i, alle maestranze, alle misure di sostegno, e ai 4.000 schermi spenti». «Lavoriamo per non dimenticar­ci nessuno», dice il ministro dei Beni culturali Franceschi­ni. I candidati, dalle loro case (molti hanno un fondale bianco più mesto che neutro), sono collegati da remoto, la voce a volte è metallica.

Roberto Benigni candidato come non protagonis­ta (Pinocchio, 5 David tecnici) è battuto da Luigi Lo Cascio, il quale invita i figliolett­i che erano nella stanza accanto a unirsi alla gioia. Ma Benigni tiene sempre banco: «Sono felice di partecipar­e al Covid di Donatello, io sono la categoria più colpita, prendo in braccio tutti, faccio l’amore in scena, se fossi lì ti bacerei, Carlo Conti, vorrei spogliarti e non lo posso fare». Migliore attrice non protagonis­ta, per 5 è il numero perfetto di Igort, è Valeria Golino, che per la gioia finge di cadere dal divano: «Dedico il premio all’italia, a tutti noi, a questo momento fragile e potente». In una cerimonia digital dove tutto è simbolo, si consuma il rito irrituale di una rinascita del cinema tutta da costruire. Ma la colonna sonora della serata, in diretta su Rai1, è nel segno della ripartenza e della solidariet­à. L’emozione c’è, arriva, la rimarcano tutti in modo insistente. Manca il glamour, il pubblico e il tappeto rosso; mancano gli abbracci sinceri e un po’ ipocriti tra i protagonis­ti del cinema italiano, niente applausi finti alle proclamazi­oni; manca, nel rispetto delle norme anti virus, la consegna delle statuette e il tradiziona­le riceviment­o dei candidati al Quirinale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella invia un messaggio al presidente dei David Piera Detassis in cui esprime vicinanza a tutti i lavoratori dello spettacolo e al mondo del cinema, che subisce «le conseguenz­e della terribile epidemia»; dice che «per ricostruir­e il nostro Paese sarà necessario tornare a sognare e a far sognare. L’augurio è che la ripresa sia accompagna­ta, come accadde dopo la guerra con il neorealism­o, da una nuova esplosione di creatività e di bellezza».

Ricordati nel centenario della nascita due giganti che cominciaro­no insieme, Alberto Sordi (Verdone: «Se non avessi visto i suoi film forse non avrei fatto l’attore») e Federico Fellini. Premio alla carriera alla grandissim­a Franca Valeri, 100 anni a luglio: non aveva mai vinto un David.

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Marco Bellocchio, 80 anni, in collegamen­to dalla sua casa: al momento della premiazion­e virtuale, è stato raggiunto dalla figlia e dalla moglie
Regista Marco Bellocchio, 80 anni, in collegamen­to dalla sua casa: al momento della premiazion­e virtuale, è stato raggiunto dalla figlia e dalla moglie
 ??  ?? Attore non protagonis­ta Luigi Lo Cascio («Il traditore») coi figli
Attore non protagonis­ta Luigi Lo Cascio («Il traditore») coi figli
 ??  ?? Attrice protagonis­ta Jasmine Trinca («La dea fortuna») con la figlia
Attrice protagonis­ta Jasmine Trinca («La dea fortuna») con la figlia
 ??  ?? Attore protagonis­ta Pierfrance­sco Favino con la compagna Anna Ferzetti
Attore protagonis­ta Pierfrance­sco Favino con la compagna Anna Ferzetti

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