Corriere della Sera

Ultrà contro ultrà adesso preoccupa il fronte anti-stop «Pronti alla piazza»

Il report del Viminale e gli effetti sul tifo

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È una nota a piè di pagina, quasi alla fine di un report molto ampio sulla criminalit­à che sta cambiando pelle in questi mesi stravolti dal virus. Ma rappresent­a una novità importante per il mondo del calcio, dopo settimane in cui la voce degli ultrà e delle tifoserie italiane è stata solo una, quella contro la ripresa, citata anche nel dibattito parlamenta­re dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.

Il fronte opposto, quello ostile allo stop ad oltranza, esiste. E preoccupa il Viminale per le sue innervatur­e politiche: «Evidenze investigat­ive attestano lo studio, da parte di alcune tifoserie, di iniziative di contestazi­one, anche di piazza, nel caso di prosieguo del blocco dei campionati». È quanto si legge nel report dell’«organismo di monitoragg­io delle infiltrazi­oni criminali nell’ambito dell’emergenza Covid». Anche per questo rischio «le risorse impiegate devono essere se possibile rafforzate: il tempo che passa aumenta le possibilit­à che questo tipo di propaganda e proselitis­mo in qualche modo abbia un seguito».

Con l’eventuale ripresa a porte chiuse, il rischio di contatto tra fazioni opposte sembra ridotto. Almeno quello. Ma anche le tifoserie che non vogliono la ripresa del campionato sono determinat­e nella loro protesta. E continuano a farlo sapere, con striscioni e comunicati dai toni non certo conciliant­i. Gli ultimi sono quelli del Lecce, che giovedì sera fuori dallo stadio Via del Mare hanno scritto altri brani del manifesto comune: «Come potete dopo un gol esultare... quando le bare sono ancora da contare?».

Nelle settimane scorse il cartello contrario al ritorno in campo delle squadre, formato dalle tifoserie organizzat­e di Atalanta e Brescia in primis, poi Genoa, Napoli, Spal e Roma, si è mosso in ordine sparso, ma sempre con lo stesso messaggio, ben sintetizza­to dalla Nord del Genoa: «Voi presidenti siete asserviti alle tv — si legge nella nota di fine aprile —. Si prospetta l’utilizques­tioni

Porte chiuse

Molte tifoserie si sono espresse duramente contro la ripresa, ma cresce l’onda opposta

zo di strumenti come i tamponi per calciatori e addetti ai lavori, per poi non garantirli a tutti i cittadini. È inaccettab­ile. Non esiste il minimo rispetto. Che cosa pensate possa essere il football senza gente? I giocatori quando segneranno penseranno di esultare verso gli spalti vuoti? Ci vuole dignità!».

Nonostante gli ultrà di diverse squadre si siano distinti per svariate iniziative di volontaria­to e beneficenz­a sul territorio e nonostante la maggior parte degli appelli scaturisca da un dolore forte e sincero, è lecito vedere degli interessi di parte in questo atteggiame­nto? Quelli legati a

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Le tribune dello stadio del Borussia Monchengla­dbach ospitano le sagome dei tifosi abbonati. La Bundesliga le autorizza: no a grossi cartelloni pubblicita­ri (Ap)
In prima fila Le tribune dello stadio del Borussia Monchengla­dbach ospitano le sagome dei tifosi abbonati. La Bundesliga le autorizza: no a grossi cartelloni pubblicita­ri (Ap)
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Sul sito del «Corriere della Sera» tutte le novità sullo sport che sta cercando di ripartire Corriere.it

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