Via libera ai test sierologici a fini statistici
Via libera al decreto legge che introduce «misure urgenti in relazione alla realizzazione di una indagine di sieroprevalenza». L’indagine sarà condotta dal ministero della Salute e dall’istituto nazionale di statistica. Si tratta di test sierologici (che misurano la presenza di anticorpi) su larga scala per capire quanti italiani hanno contratto il virus, la reale letalità della malattia, la diffusione geografica e quella nelle diverse fasce di età. Le indicazioni sono utili per pianificare quando, come e quanto allentare le misure restrittive e come muoversi. I test non variano nella sostanza da quelli già avviati da molte regioni, la differenza è che mentre nelle regioni si è data la precedenza a determinate categorie (come medici e sanitari) in questo caso l’indagine epidemiologica di sieroprevalenza prende migliaia di persone scelte con criterio statistico (in tutto 150.000 soggetti), rappresentative della popolazione italiana, e dai risultati si deduce la percentuale di infettati, le loro caratteristiche, quanti ne sono morti. Il campionamento realizzato dall’istat sarà rappresentativo di ogni regione, per fascia d’età, sesso e attività lavorativa. Infine con questo test potremo avere un’idea di quanti contagiati reali abbiamo avuto finora, indipendentemente da quanti tamponi vengono fatti. Quando avremo la prevalenza del Covid-19 sulla popolazione italiana potremo quindi fare ragionamenti anche sull’immunità di gregge. Nel caso del coronavirus si stima che per arrivarci debbano essere contagiati i due terzi della popolazione. I test sono quelli eseguiti sul sangue e gli anticorpi. In particolare, gli anticorpi che si vanno a cercare sono IGM (Immunoglobuline M) e IGG (Immunoglobuline G).