Corriere della Sera

La stagione estiva e il virus: previsto anche un «Barbiere di Siviglia»

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Lo sbarco dei 1.000 a piazza di Siena. L’opera di Roma riapre a luglio col Rigoletto nel verde di Villa Borghese: «Finalmente, abbiamo la possibilit­à di ricomincia­re a lavorare, in modo compatibil­e con le norme del comitato tecnico-scientific­o che fa capo al governo: spettacoli all’aperto fino a 1.000 persone fra artisti e pubblico», dice il sovrintend­ente Carlo Fuortes. Ecco la sindaca Virginia Raggi: «Sono orgogliosa che l’opera di Roma possa essere la prima Fondazione lirica a rialzare il sipario a luglio, rispettand­o le regole a tutela della salute. E’ un progetto straordina­rio, Roma può rappresent­are un modello per le altre città e dare un bel segnale. Far ripartire la cultura significa far ripartire l’italia».

Fuortes, quali le novità?

«Questo segnale di apertura, che verrà trasformat­o in decreto, è molto positivo per il teatro e per tutto lo spettacolo. Viene riconosciu­to il diritto alla cultura, è un dato positivo e molto richiesto».

Cosa farete?

«Una vera stagione estiva, all’aperto, nel mese di luglio. Abbiamo accolto l’idea della sindaca Raggi per piazza di Siena, ideale per evitare assembrame­nti e per montare un impianto e una platea con gradinata conformi alle disposizio­ni. Il pubblico avrà posti assegnati numericame­nte e non potrà stare in piedi. La speranza è che col passare del tempo le prescrizio­ni vengano modificate allargando la capienza. A Caracalla, dove abbiamo sempre proposto l’estate lirica, non si può fare nulla perché non è compatibil­e con le norme, non è possibile ridurre quella platea da 4500 spettatori».

Avete già il cartellone?

«Apriremo con Rigoletto di Verdi diretto da Daniele Gatti sarà una nuova produzione con la regia di Damiano Michielett­o, pensata per essere compatibil­e con i vincoli anti

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