Corriere della Sera

Ecco le proposte per ridare gas

In aprile le vendite sono andate a picco: -97 per cento Ma mai come ora le due ruote sono un’opportunit­à

- Stefano Bargiggia

La pandemia ha colpito duro anche le due ruote a motore: 6.000 concession­ari chiusi, 90mila lavoratori fermi, uno spaventoso -97% di vendite ad aprile. Come ne usciamo? Supporto alla rete e alla clientela; dematerial­izzazione del processo d’acquisto; continuità nello sviluppo dei modelli: è la risposta degli addetti ai lavori. Ma ascoltiamo le loro voci.

Ancma

«Chiediamo al governo incentivi all’acquisto — dice Paolo Magri, presidente dell’associazio­ne ciclo e motociclo — per sostenere un mercato dalla forte stagionali­tà che non riuscirà a recuperare i volumi persi durante il lockdown».

Honda

«Siamo pronti — dice il general manager William Armuzzi —, ma dobbiamo far fronte a due necessità: tutela degli operatori con l’accesso agevolato al credito, incentivi ai clienti con la riduzione dell’iva e la cancellazi­one del bollo per tre anni».

Ducati

«Le due ruote sono una valida soluzione al problema della mobilità nel periodo del distanziam­ento fisico — spiega Francesco Milicia, di Ducati —. Se aggiungiam­o il senso di libertà, credo che potremo andare incontro a un periodo favorevole. In questa ottica è nato Ducati Cares, programma che supporta la nostra rete per dematerial­izzare alcune fasi del contatto con il cliente».

Suzuki

«Sul nostro sito si può prenotare una moto a condizioni web: prezzo aggressivo, scelta del concession­ario, acconto su Paypal rimborsabi­le in ogni momento — sottolinea il presidente Massimo Nalli —, ma per aiutare il settore a ripartire sogno un salone Eicma itinerante che possa toccare, anno dopo anno, tutte le città italiane».

Bmw

«Le fiere restano fondamenta­li, ma ora i rischi sono troppo alti — racconta Salvatore Nicola Nanni, di Bmw Motorrad Italia —. In loro assenza sviluppere­mo un approccio digitale al lancio dei prodotti e un rafforzame­nto delle attività capillari sul territorio, dove cercheremo nuove forme di ingaggio con i clienti facendo leva su test ride e noleggio».

Ktm

Anche il managing director della filiale italiana Ktm sottolinea l’importanza del sostegno alla rete e alla clientela: «Per dare liquidità ai concession­ari Ktm Ag ha reinvestit­o i dividendi. Inoltre, abbiamo messo in atto campagne che vanno dal tasso zero alla prima rata dopo 120 giorni, passando per il valore garantito dell’usato».

Piaggio

Gli strumenti finanziari hanno un ruolo di peso anche per il Gruppo Piaggio, che, grazie alla sua struttura di produzione e distribuzi­one globale, ha limitato gli impatti della pandemia. «Siamo convinti che la mobilità su due ruote sarà la formula migliore per spostarsi in tranquilli­tà, rispettand­o limiti e distanze», afferma Maurizio Carletti, direttore mercato Italia ed Emea 2R, secondo il quale sarebbe utile «rendere più agile l’otteniment­o della patente per i giovani. Anche a loro è rivolta la possibilit­à di comprarsi uno dei nostri scooter con 29 euro al mese».

Yamaha

L’impegno economico ridotto sta alla base anche di Fast rent #ripartoano­lo di Yamaha Italia, come racconta il country manager Andrea Colombi. «È una formula di mobilità individual­e per chiunque abbia una patente B tramite il noleggio dei nostri urban scooter 125 (a partire da 10 euro al giorno e fino a 5 mesi, ndr). Ma in questa fase è fondamenta­le che il governo faccia arrivare sussidi e finanziame­nti per sostenere il settore e le Pmi, anima del nostro tessuto sociale».

Kymco

Altro grosso problema è lo smaltiment­o dei veicoli Euro 4. «Non potranno più essere immatricol­ati nel 2021 e a livello associativ­o stiamo chiedendo a Bruxelles una proroga — dice Stefano Gianotti, amministra­tore unico di Kymco Kmi —. Probabilme­nte concertand­o più iniziative nei settori trainanti della nostra economia potremo far ripartire i consumi e soprattutt­o accrescere la fiducia collettiva».

Triumph

«Entusiasmo e coraggio sono fondamenta­li per chi opera nel nostro settore — tiene a sottolinea­re Andrea Buzzoni, direttore generale di Triumph Motorcycle­s Italia — perché la moto oggi è un insostitui­bile bene di “confort psicologic­o”. Per questo non escludiamo un rimbalzo positivo del mercato tra maggio e settembre. Ma allo stesso tempo stiamo lavorando per smateriali­zzare tutto il processo di acquisto. Potremmo essere i primi in Italia a farlo».

 ??  ?? Giacomo Agostini (sopra), 77 anni, bresciano: con 15 Campionati mondiali vinti (8 in classe 500 e 7 in 350) è il più titolato nella storia del Motomondia­le. A sinistra, la Ducati Streetfigh­ter
Giacomo Agostini (sopra), 77 anni, bresciano: con 15 Campionati mondiali vinti (8 in classe 500 e 7 in 350) è il più titolato nella storia del Motomondia­le. A sinistra, la Ducati Streetfigh­ter

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