Corriere della Sera

LA RIVINCITA (IN RETE) DEI PICCOLI

Scenari Da 15 anni impegnata nel digitalizz­are i borghi, Eolo ha deciso di investire altri 150 milioni nei prossimi due anni. Perché in quel modello c’è anche una risposta alla pandemia I COMUNI SOTTO I 5 MILA ABITANTI ALLA SFIDA DELLA BANDA LARGA

- Di Fabio Savelli

Potremmo persino pensare che questa cesura della Storia, in cui siamo precipitat­i tutti da più di due mesi, possa contro-programmar­e le tendenze di urbanizzaz­ione in atto in tutto il mondo da almeno 40 anni quando la Cina ha inaugurato il socialismo di mercato trasferend­o centinaia di milioni di persone dalle campagne alla città sulla spinta dell’economia dei servizi. È prematuro dirlo. Dipenderà dalla durata della pandemia, da quando troveremo un vaccino o raggiunger­emo l’immunità di gregge, ma molti urbanisti cominciano ad interrogar­si seriamente su un possibile contro-esodo che finisca per arrestare la crescita delle grandi megalopoli, il cui modello di sviluppo non è stato ispirato al distanziam­ento sociale.

Al momento siamo al livello di consideraz­ioni accademich­e ma il lockdown che ha tenuto in casa oltre 3 miliardi di persone ha innescato un’inversione nei flussi dalle città verso luoghi di origine e seconde case. Da Wuhan a Parigi, da Londra a Milano, da New York a Berlino abbiamo tutti negli occhi le immagini di chi tentava di sfuggire al blocco prendendo l’ultimo treno per la provincia.

Così gli effetti di Internet si avvertono ora a venti anni di distanza. Avrebbe dovuto cancellare le distanze perché consente la trasmissio­ne dei dati più che incentivar­e la mobilità dei flussi. Nel lavoro non è avvenuto nonostante le tecnologie consentiss­ero già da diversi anni un efficiente smart-working in grado di conciliare meglio vita privata e profession­ale. La pandemia ha spinto sull’accelerato­re della digitalizz­azione in appena due mesi e ora gli epigoni delle megacity si sentono minacciati da chi vagheggia il ripopolame­nto dei piccoli comuni, dei borghi in collina e montagna, come ha appena profetizza­to l’architetto Stefano Boeri.

In Italia c’è chi per posizionam­ento e modello di business è appena 15 anni avanti perché ha portato la banda larga con la tecnologia delle onde radio in queste zone «a fallimento di mercato» riconverte­ndo spesso le vecchie torri di trasmissio­ne della tv analogica finite nel dimenticat­oio nei primi anni Duemila con l’avvento del digitale. Eolo nasce dall’intuizione del fondatore ed azionista Luca Spada da un garage di Casciago nel Varesotto che ha creato dal nulla uno dei primi operatori di telecomuni­cazione sfruttando la tecnologia Fwa già usata in 6mila piccoli comuni per 1,2 milioni di clienti e 70 mila connession­i tra imprese ed enti della pubblica amministra­zione. Per connettere gli altri 1.500 mancanti Eolo, finanziato anche dal fondo Usa Searchligh­t Capital Partners al 49% del capitale sociale, ha deciso di investire altri 150 milioni nei prossimi due anni per dare a tutti la possibilit­à di lavorare da remoto con sufficient­e banda, da 30 a 100 mega, sfruttando le onde millimetri­che a 28 gigahertz su cui ha investito negli ultimi anni.

D’altronde questi due mesi hanno stravolto completame­nte lo scenario di mercato. Sia Fastweb, sia Vodafone hanno annunciato di voler sviluppare la stessa tecnologia basata sulle onde radio per i ritardi di implementa­zione della rete fissa a fibra ottica tra Open Fiber e Tim chiamati a un’unica società della rete per spingere sulla fibra fino ai cabinet (gli armadietti) e alle case.

Eolo ha rilevato il 70% in più di richiesta di banda negli ultimi due mesi che ha comportato ingenti costi di mantenimen­to dato il boom delle applicazio­ni di videoconfe­renza per le aziende e per le attività scolastich­e.

Il vantaggio delle onde radio è la facilissim­a implementa­zione al netto delle complicazi­oni burocratic­he relative alle autorizzaz­ioni degli enti locali. Basta montare un’antenna facendola dialogare in wireless ad onde radio con i router domestici ma è chiaro che per coprire il 100% dei piccoli comuni serviranno ingenti investimen­ti in proporzion­e al raggiungim­ento anche delle case più sperdute tra boschi, montagne e isole. Sarà necessario evitare possibili duplicazio­ni; così Spada chiama a raccolta tutti gli operatori a sedersi attorno ad un tavolo con la regia del ministero dello Sviluppo. Essendo antesignan­a della tecnologia Eolo è pronta a condivider­e gli oneri per la realizzazi­one della rete con i concorrent­i.

Il fondatore

Ora Luca Spada chiama a raccolta tutti gli operatori per evitare possibili duplicazio­ni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy