Restano vietati per ora partitelle e contatti Il nuovo protocollo va ancora approvato Lo scoglio resta la quarantena con positivi Spadafora: «I giocatori sono preoccupati» L’udinese: «Ripartire il 13 giugno è follia»
do poi il resto del gruppo in ritiro. Questo sia per gli allenamenti e per l’eventuale ripresa del campionato. Tra le proposte c’è anche di istituire una figura indipendente per controllare l’esito dei tamponi. Il ministro dello Sport ha già preso in carico la pratica, il Cts dovrebbe dare risposta tra uno-due giorni. Senza l’ok difficilmente riprenderanno gli allenamenti collettivi e il campionato. Peraltro nel Dpcm sono vietati gli eventi sportivi fino al 14 giugno, ma la serie A vorrebbe riprendere già il 13: su questo punto non dovrebbero esserci problemi ad anticipare di un giorno, basterà inserire una norma di una riga se la questione dei protocolli andrà a buon fine. Certo è che non tutti i club sono d’accordo. «Se venisse confermata la data del 13 giugno per la ripartenza del campionato sarebbe una vera e propria follia per i calciatori e le società», ha affermato il direttore dell’area tecnica dell’udinese Pierpaolo Marino.
Ieri nell’assemblea di serie A c’è stato parecchio da discutere. Il presidente della Lega Dal Pino ha battibeccato con il numero uno della Lazio Lotito, che pretendeva di correggere di suo pugno il protocollo: non è stato accontentato. Ora c’è solo da attendere per capire se gli allenamenti collettivi potranno riprendere, primo passo verso la riapertura della serie A.