Libertà di movimento per i territori con dati bassi
I territori confinanti
Anche dal Lazio, altra Regione a basso rischio di diffusione del virus, sarà possibile andare in tutta Italia ma non (in attesa del nuovi dati che arriveranno il 29 maggio) in Lombardia, Molise e Umbria. Il lavoro del ministero della Salute e dell’iss registrerà lo stato di salute del Paese in base all’impatto del coronavirus. La conclusione del primo report ha confermato che in Italia il lockdown ha permesso «un controllo dell’infezione da Covid-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus, con incidenza molto diversa nelle 20 regioni».
La lettera inviata al presidente della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini è perentoria: rimane il divieto di spostarsi fra le regioni e i governatori che decidono di agire in deroga, assumendosene la responsabilità, possono farlo solo per spostamenti di «assoluta necessità». Era stato proprio Bonaccini a chiedere una modifica del decreto in vigore per consentire il trasferimento «anche al di fuori della regione di residenza, nei limiti della provincia o del Comune confinante, da parte di residenti in province o Comuni collocati al confine tra due Regioni». In realtà molte ordinanze firmate in questi giorni hanno già concesso il via libera per consentire alle persone di vedere familiari e amici che abitano a pochi chilometri di distanza, ma dal ministro è arrivato lo stop. E adesso sono tutti in attesa di scoprire che cosa accadrà oggi, quando il monitoraggio sarà reso noto e si vedrà l’andamento del contagio in questa fase di riaperture.