I posti in spiaggia e il listino dei rincari
Dalla Liguria alla Romagna, i gestori degli stabilimenti sono al lavoro per riorganizzare gli spazi in base alla «giusta distanza». Ecco l’impatto sui costi e sulle tariffe In costume sul mare a Barcellona, ma sdraiarsi è vietato
Non è certo il caso di scomodare la filosofia se l’argomento è: stabilimenti balneari. Tanto più alle porte della loro riapertura nella stagione del Covid, quando i gestori sono alle prese con problemi organizzativi ed economici. Come l’aumento dei costi e i prezzi da ritoccare. Tuttavia proprio qui nasce il dilemma (filosofico). Discusso nelle lunghe riunioni tra gli imprenditori dell’ombrellone: di quanto è eticamente ragionevole aumentare le tariffe? E si deve, o no, essere riconoscenti?
Il tema è stato affrontato e (molto) dibattuto in Liguria, terra di grande tradizione balneare. In questa regione ci sono circa 1.200 stabilimenti, per la gran parte ubicati nella zona di Ponente (quasi 1.000) . Il presidente regionale del Sindacato Italiano Balneare 6800 (Confcommercio), Enrico Stabilimenti balneari
(al mare) nel nostro Paese registrati nel 2019, anno che ha vissuto una stagione estiva record per numero di stabilimenti Schiappapietra, proprietario di uno stabilimento a Savona, spiega perché molti dei suoi associati non aumenteranno i prezzi: «Abbiano fatto una scelta. Anche a costo di perderci: per riconoscenza verso i nostri clienti. Un principio etico. Per anni sono stati alla base della nostra ricchezza. Non possiamo dimenticarlo. Dobbiamo ridare qualcosa anche noi». Ma non tutti la pensano così. La questione dei prezzi è più complessa. Anche per ragioni di geografia e di spazi.
Dall’altra parte della Liguria, quella di Levante, Massimo Stasio gestisce stabilimenti a Rapallo, Recco, Camogli e Nervi. Argomenta con passione perché nel suo feudo di mare un aumento, sia pure piccolo, è necessario. «Lo stabilimento di Nervi poggia sugli scogli. Sarà gia un’impresa riuscire a mettere il 50% degli ombrelloni. Gli incassi si dimezzeranno. È matematico. Posso assicurare che così non si coprono i costi. Il mio obiettivo è solo arrivare in pari. Non guadagnarci. In compenso offriremo gli stessi servizi alle famiglie su uno spazio raddoppiato: da 5 metri quadrati a 10. Per chi spendeva 2.000 euro a stagione non sarà un grande sforzo pagare 100 euro in più».
Lo spazio. I metri quadrati a disposizione, le nuove norme. Nei ragionamenti di ogni singolo
Dopo quasi tre mesi di chiusura, le spiagge di Barcellona sono state riaperte e la gente ha preso d’assalto il litorale della metropoli spagnola. È permesso passeggiare ma non fermarsi a prendere il sole né nuotare in mare. Il governo ha dato il via libera fissando un orario di apertura, dalle 6 alle 10 del mattino. Il tutto sotto la supervisione della polizia che pattuglia l’area per impedire qualsiasi assembramento. La Spagna è stata uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia ma il imprenditore entrano diverse variabili. Ilaria Piancastelli gestisce il bagno Ausonia a Castiglioncello (Livorno), diventato famoso perché Dino Risi ha girato qui alcune scene de «Il Sorpasso». Mentre parla al telefono dice di essere uscita da una riunione. «Trascorro il mio tempo in riunioni...». Dice che per capire cosa accadrà nella sua regione, la Toscana, occorre dividerla in due. A sud, come l’isola d’elba, il paesaggio si presenta come un susseguirsi numero di contagi è diminuito fortemente nelle ultime due settimane, spingendo l’esecutivo ad allentare le restrizioni. Ieri il ministero della Salute spagnolo ha reso noto che nel Paese ci sono stati 48 decessi per coronavirus in 24 ore. I dati però non includono la Catalogna. Si tratta del più grande calo registrato fino ad oggi. Le vittime totali sono quasi 28 mila. Il numero degli infetti giornaliero è sceso a 344, facendo arrivare il totale a 233.037.
© RIPRODUZIONE RISERVATA di calette, scogli, e piccole spiagge. A nord, in Versilia, la struttura degli stabilimenti è molto più grande. I gestori patiscono meno la riduzione di ombrelloni e sono meno pressati dal fattore prezzo. «I miei 120 ombrelloni si ridurranno a 50. Normalmente la media giornaliera è di 30-40 euro per un ombrellone e due lettini. Molti dei miei colleghi prevedono un aumento dei prezzi del 15-20%. Io non ho ancora fatto un calcolo. Sto aspettando che Comune e Capitaneria di Porto mi dicano cosa devo fare per la sicurezza a terra e in mare».
Radicalmente diverso lo scenario romagnolo, altra terra ricca di bagnini e stabilimenti. La fotografia delle spiagge della riviera anti-covid è tutta qui: niente movida, happy hour e concerti. Niente tornei di beach tennis e beach occuperanno una superficie di 12 metri quadri. A Rimini anche 18. Le tariffe dovrebbero aumentare tra il 5 e il 10%. Cerca di spiegare il ragionamento fatto da molti gestori romagnoli Simone Battistoni, titolare del Bagno Milano di Cesenatico: «L’aumento dei prezzi sarà contenuto. Con un rincaro corposo da noi scatterebbe la paura di lavorare poco. Un ombrellone stagionale nel mio stabilimento passerà dai 300 ai 315 euro». Non cambia il refrain nelle Marche. Romano Montagnoli, è titolare del bagno Chalet Windsurf a Porto San Giorgio. Sentenzia: «I prezzi non aumenteranno di molto se non nel Conero, a Numana e a Sirolo. Ma soltanto tra il 5 e il 10 per cento». al microscopio malattie della cute in pazienti asintomatici per polmonite e febbre che mostrano inequivocabilmente il marchio del Covid».
Si parla di strane macchie rosse che colpiscono mani e piedi di bambini o giovani adulti. Di cosa si tratta?
«Sono arrossamenti o noduli rossi della cute che definiscono un disturbo chiamato “eritema pernio” (gelone) dovuto al fatto che il virus produce un danno ai vasi sanguigni della pelle».
Quando ci si deve preoccupare?
«Se vi compare l’acne non pensate di essere infetti. Se invece avete febbre, tosse e macchie rosse sulla pelle, andate subito dal dermatologo. Curiosamente, mio padre Ferdinando 65 anni fa ha scoperto una malattia della pelle, dovuta al virus dell’epatite che oggi porta il suo nome».
d Quando vengono colpiti i bambini possono presentare lesioni rosso vivo alle dita dei piedi senza mostrare i minimi segni sistemici della infezione