Btp Italia, raccolta record collocati oltre 22 miliardi
Alle famiglie 13 miliardi. Messina (Intesa): debito è sostenibile
È stata l’emissione dei record. La sedicesima edizione dei Btp Italia, il cui rendimento è agganciato all’aumento del costo della vita per le famiglie (indice Foi) che va a sommarsi a una cedola minima garantita dell’1,40%, ha chiuso ieri la fase due della sua complessa operazione di collocamento. E ha registrato il massimo di raccolta di sempre per questo tipo di bond: 22,297 miliardi, contro i 22,271 miliardi del record precedente, che risale al 2013.
Un’altra epoca. Perché il collocamento-monstre di questi giorni — che ha raccolto in tre giorni 14 miliardi dai risparmiatori privati, cui ieri si sono aggiunti 8,3 miliardi da parte degli investitori istituzionali (ma erano arrivati ordini per 19 miliardi) — nasce con un obiettivo molto preciso: raccogliere fondi per finanziare le misure di contrasto alla crisi economica innescata dalla pandemia di Covid19, che ha già provocato uno scostamento di 80 miliardi nel fabbisogno dello Stato. Durata di 5 anni (scadenza 26 maggio 2025), il Btp ha un tasso cedolare minimo garantito all’1,40%, che verrà pagato in due cedole semestrali.
Tanti i motivi alla base del successo. Innanzitutto la cedola minima garantita, che offre già ora un rendimento in linea con quello del Btp a cinque anni di pari scadenza. A questa si aggiunge il premio «fedeltà» dello 0,8% che verrà attribuito ai risparmiatori privati che hanno acquistato il titolo in fase di emissione e lo manterranno fino alla scadenza. E poi la rivalutazione di cedola e capitale calcolata in base al tasso di inflazione. Tuttavia, secondo gli analisti, ci sono anche ragioni più profonde. E riguardano il clima di tenuta, e dopo questa operazione di rafforzamento, della fiducia che circonda le emissioni di debito pubblico.
«L’eccellente esito del collocamento del Btp Italia, con una considerevole sottoscrizione da parte degli investitori istituzionali e retail è la dimostrazione di quanto il debito italiano sia considerato sostenibile in un’ottica di medio e lungo periodo», ha detto il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. «Quando si verificano le condizioni, il risparmio privato italiano manifesta interesse nei confronti del nostro debito pubblico, con l’effetto di stabilizzarlo ulteriormente e di migliorare le prospettive generali della nostra economia». «Siamo orgogliosi del nostro forte contributo al successo del collocamento, un’emissione record in un contesto sfidante»: così Olivier Khayat, Co-ceo Europa Occidentale di Unicredit, che è stata bookrunner del collocamento insieme con Mps, Banca Imi (Intesa), e Bnp Paribas. Anche il mondo delle Bcc ha partecipato, con Iccrea che come co-dealer (accanto ad Akros e Sella) ha collocato il 7,8% dell’intera emissione. «La risposta da parte del pubblico retail ha superato le nostre più rosee aspettative», ha commentato Pietro Poletto, responsabile reddito fisso di Borsa Italiana.