Corriere della Sera

Ogni cliccata è persa

- di Massimo Gramellini

Bisogna essere grati a quei mattacchio­ni del governo che si prodigano per regalare scariche sempre nuove di adrenalina a tanti artigiani e imprendito­ri persi dentro giornate tutte uguali. La lotteria Impresa Sicura risponde a questa necessità: un gioco a premi da fare invidia a Gerry Scotti. Funziona così: tu paghi in anticipo mascherine e soprascarp­e per i tuoi dipendenti, perdi ore a compilare quelle due-trecento pagine di cartacce e infine ti ritrovi davanti al computer alle 9 in punto di un lunedì mattina, insieme con altre duecentomi­la aziende, pronto a cliccare il tasto INVIO per spedire il modulo del rimborso. Il montepremi è di 50 milioni, fino a esauriment­o. Si può solo immaginare la tensione. Duecentomi­la dita pronte allo sparo. Commercial­isti con la pancetta che si sentono John Wayne. O Usain Bolt. C’è chi ha persino ingaggiato un esperto di videogioch­i.

Scoccano le nove e tutti pigiano all’unisono, ma la gara dura appena un secondo: per la precisione un secondo e quattro centesimi. Alle nove, un secondo e cinque centesimi i soldi sono già finiti. Gli esclusi, la stragrande maggioranz­a, rimangono a bocca asciutta sotto le mascherine non più rimborsabi­li, maledicend­o la connession­e lenta o subodorand­o che qualcuno abbia fatto ricorso al compilator­e automatico, pratica vietatissi­ma e dunque assai praticata.

Per la prossima distribuzi­one di risorse proporrei al governo di ricorrere a un sistema un po’ più serio: che ne dite di una bella partita a nascondino?

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