Corriere della Sera

«Risultati incoraggia­nti ma ora non molliamo Meglio vacanze in Italia più etiche e sicure»

Guerra, direttore generale aggiunto dell’oms, è soddisfatt­o: siamo a un ottimo punto, però basta poco per tornare indietro E ho forti dubbi sulla perdita di aggressivi­tà di questo virus

- di Margherita De Bac

«Siamo a un ottimo ROMA punto. Il sistema di monitoragg­io funziona e trasmette un quadro incoraggia­nte, a parte qualche variabilit­à che però non preoccupa ed era comunque prevista». Ranieri Guerra, veronese, direttore generale aggiunto dell’organizzaz­ione mondiale della sanità, con sede a Ginevra, è stato distaccato dall’oms in Italia già da febbraio per seguire da vicino l’epidemia nel nostro Paese.

E i segnali di allerta?

«I piccoli segnali di allerta, come quello che viene dalla Valle d’aosta, sono monitorati e dipendono dal ridotto numero di casi. Sta andando bene nell’insieme e anche il riscontro negli ospedali è positivo, ce lo dicono gli indicatori sul numero di posti letto occupati ».

I dati rispecchia­no la situazione reale?

«Fotografan­o l’italia di 15 giorni fa perché sono dati che hanno bisogno di questo tempo per essere raccolti e organizzat­i, quindi abbraccian­o anche l’iniziale fase di riaperture. Se ci fosse stato qualche segnale di rialzo dei casi legato alla fase 2 avremmo già dovuto vederlo grazie a questo sistema di monitoragg­io molto articolato e sensibile. Le Regioni hanno imparato a comunicare i dati con rigore. Non si può scherzare, dunque non è neppure lontanamen­te immaginabi­le che tendano a minimizzar­e il rischio. Sanno a cosa si andrebbe incontro».

Quando ci potremo chiamare fuori dal pericolo di una ricaduta nell’emergenza?

«Man mano che si va avanti il quadro diventerà più preciso. Non le nego che siamo tutti impauriti all’ipotesi della ripartenza

della curva. L’indice di contagio, quello che chiamiamo Rt, in certe regioni è molto vicino all’unità e ci vuole poco per scavallare».

Cosa prevede l’oms per la prossima estate? È verosimile un rallentame­nto naturale della circolazio­ne del coronaviru­s?

«Sulla perdita di aggressivi­tà del virus ho forti dubbi. In India e Brasile la stagione è calda eppure stanno vivendo una fase ascendente dell’epidemia. Il sindaco di Manaus ha chiesto aiuto. Inoltre non sappiamo cosa sta accadendo nei Paesi dove c’è il problema di raccoglier­e i dati. A cominciare dall’africa. Speriamo che le caratteris­tiche demografic­he, vale a dire una popolazion­e più giovane e meno esposta a malattie croniche, stiano determinan­do una minore

Dobbiamo capire fino a che punto bambini e giovani trasmetton­o il virus

circolazio­ne del coronaviru­s. Noi siamo pronti ad aiutarli e stiamo accantonan­do dei fondi».

Stanno arrivando le vacanze estive. Cosa consiglia agli italiani?

«Di trascorrer­e le vacanze in Italia, di non uscire fuori dai confini. Non mi avventurer­ei in viaggi all’estero verso Paesi, e mi riferisco anche all’europa, dove non c’è la garanzia per chiunque, a prescinder­e dalla nazionalit­à, di avere un supporto sanitario di alto livello. Non c’è niente di più sicuro come il nostro servizio sanitario».

Neppure la Germania?

«Io resterei a casa. Per non contare il valore etico di una vacanza in Italia. Scegliendo una vacanza tricolore, partecipia­mo al rilancio dell’economia turistica. Tutti dobbiamo contribuir­e. Da veronese spero che la stagione lirica dell’arena possa dare segnali di ripresa».

Sarà possibile, quindi, tornare a teatro e cinema?

«Magari con un po’ di fantasia e nel rispetto delle norme. Gli italiani hanno imparato la lezione e se applicano le misure di protezione si può ricomincia­re a fare tutto. L’autodiscip­lina è il primo comandamen­to».

Cosa ci sfugge di questo virus?

«Resta in sospeso la domanda sui bambini e i giovani. Quanto e come sono suscettibi­li. E ancora, fino a che punto non si contagiano e fino a che punto trasmetton­o il virus? Se rispondess­imo a questi interrogat­ivi potremmo pensare alla riapertura di scuole e università in sicurezza. La ricerca corre veloce».

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Al museo I preparativ­i in vista della riapertura dell’accademia Carrara di Bergamo: tra le novità i braccialet­ti per le distanze sociali (Imagoecono­mica)
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Ranieri Guerra, 66 anni, è direttore generale aggiunto dell’oms
Veronese Ranieri Guerra, 66 anni, è direttore generale aggiunto dell’oms

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