Berlusconi: sì al Mes, sono soldi gratis
Meloni resta contraria al Fondo salva Stati: perché la Grecia non lo chiede? Zone rosse, Conte aggiusta il tiro e annuncia risorse per tutti i Comuni
ROMA Dopo le polemiche sollevate soprattutto dall’opposizione per i fondi della manovra destinati solo ad alcuni comuni delle zone rosse, il premier Giuseppe Conte corregge il tiro. E annuncia che sarà presentato un emendamento al decreto Rilancio per garantire «fondi a tutti» i comuni delle zone rosse colpiti dall’emergenza, per una questione di «equità».
Esulta la Lega con Matteo Salvini e con il governatore della Lombardia Attilio Fontana per «quella che è una vittoria» del partito. E che tiene sempre aperto il tema dei finanziamenti che serviranno per risollevare il Paese dalla crisi e prepararsi a eventuali nuove emergenze sanitarie.
Su questo ancora una volta prende le distanze dagli alleati Silvio Berlusconi. Lo fa sul tema degli aiuti e dei fondi europei, primo fra tutti il Mes, che considera «un atto di solidarietà» dell’europa e non una trappola o quasi, come invece pensano sia Meloni che Salvini. «La nostra visione — dice il leader di FI — è diversa da quella dei nostri alleati, l’ue è l’unica possibilità 0,1 che abbiamo di esercitare un per cento
Il tasso di interesse annuo del Mes sui prestiti a 10 anni agli Stati. Altri costi: una tantum di 0,25% e annuale di 0,005% ruolo nel mondo, l’offensiva da temere è dopo la pandemia quella comunista e cinese che sarà ancora più dura».
Per questo, di nuovo, Berlusconi torna a difendere l’accordo sul Mes, che tante resistenze registra anche nella maggioranza, soprattutto fra i Cinquestelle: «È una discussione incredibile, che non riesco a capire: l’italia è il Paese a cui Mes conviene di più perché 1,4 abbiamo bisogno di denaro per cento
La cedola annua pagata dal Btp Italia: previsto lo 0,8 per mille in più per chi lo porta a scadenza e tassazione agevolata al 12,5% e ce lo offrono gratis. Ci sono interessi allo 0,1% e senza condizioni. Sembra fatto apposta per noi. Opporsi — avverte — è incomprensibile e strumentale in chiave europea, è un no anti-europeo».
Il suo vice Antonio Tajani spiega che il grande rischio è che in autunno, con una possibile seconda ondata del virus, il Paese si trovi in gravi difficoltà. E se l Mes permette di ottenere denaro per potenziare il sistema sanitario e lo mette a disposizione delle Regioni «anche i governatori leghisti capiranno quanto è utile». Giorgia Meloni invece insiste: accedere al Mes è rischioso perché potrebbe essere sottoposto a controlli e condizionalità(«ci sarà un motivo per cui altri paesi come Spagna, Grecia, Portogallo non lo chiedono»), serve invece una Bce disposta a comprare bond «patriottici» emessi dal singolo Stato.
Non si tratta di una rottura nel centrodestra comune, è continuo il richiamo di Berlusconi ad una coalizione unita. Ma le parole d’ordine sono diverse, e si vedrà anche nella manifestazione del 2 giugno che per FI deve essere «pro Italia» e non «contro il governo», ma che per tutti e tre i leader dovrà essere «simbolica» e non di piazza, per evitare rischi sanitari e violazioni delle regole. Infatti anche gli appuntamenti della kermesse verranno dati solo all’ultimo per evitare eventuali assembramenti: per una manifestazione più tradizionale «speriamo in luglio», dicono nel centrodestra.