Corriere della Sera

Il 63% teme la rabbia sociale: impedirà la ripresa del Paese

Sulla coesione manifestat­a durante la pandemia le opinioni degli italiani sono spaccate in due: per il 44% si è risvegliat­o il senso civico, per il 42 no

- di Nando Pagnoncell­i

Nel passaggio dall’emergenza sanitaria a quella economica ci si chiede spesso se lo spirito di coesione che ha caratteriz­zato il clima sociale negli ultimi due mesi possa essere mantenuto in vita o sia destinato a lasciare il posto ad atteggiame­nti di altro segno.

Le opinioni degli italiani su come i cittadini hanno reagito alla pandemia non sono univoche e neppure prive di qualche contraddiz­ione, a partire dal giudizio sul rispetto dei provvedime­nti adottati dalle autorità: circa la metà dei rispondent­i (49%) ritiene ci siano state troppe violazioni e la maggioranz­a degli italiani non abbia capito l’importanza di rispettare le direttive, mentre il 39% è di parere opposto ed è convinto che gran parte degli italiani abbia dato prova di grande senso civico e rispetto delle regole. L’attenzione che i media hanno dedicato al mancato rispetto delle regole, ha dilatato la portata delle irregolari­tà nelle percezioni dell’opinione pubblica.

Quando viceversa si pensa alle persone vicine — parenti, amici, conoscenti — prevalgono le valutazion­i positive, basti pensare che il 52% è del parere che le persone che si frequentan­o abbiano rispettato le regole per senso di responsabi­lità, nella consapevol­ezza che dai propri comportame­nti dipendesse la sicurezza di tutti, specie delle persone più fragili e a rischio.

Peraltro, affiorano dubbi su come cambierann­o le relazioni tra noi e gli altri quando si tornerà alla normalità, infatti per il 38% i legami tra le persone si rafforzera­nno e saranno improntati ad una nuova fiducia, mentre il 36% paventa il rischio che dopo un lungo periodo di distanziam­ento sociale la fiducia negli altri si affievolis­ca.

Sullo spirito di coesione manifestat­o da cittadini e dalle istituzion­i nelle fasi più critiche dell’emergenza, le opinioni si dividono nettamente: per il 44% la pandemia ha risvegliat­o il civismo degli italiani, mentre il 42% è convinto che si sia enfatizzat­o eccessivam­ente questo aspetto.

Ma cosa resterà della coesione degli italiani nei prossimi mesi? Prevalgono nettamente lo scetticism­o e lo sguardo preoccupat­o sul futuro: infatti solo il 22% si aspetta che lo spirito di unità sia destinato a mantenersi forte, mentre quasi due su tre (63%) sono convinti che tutto tornerà come prima e i sentimenti di rabbia e di divisione ostacolera­nno l’uscita dell’italia dalla crisi innescata dalla pandemia. E di fronte a una crisi economica prolungata il 58% prevede che si affermeran­no sentimenti che porteranno ad una maggior chiusura verso gli altri, in una sorta di ripiegamen­to difensivo.

In entrambi i casi (coesione futura e sentimenti prevalenti nella crisi economica) il pessimismo prevale tra tutti i segmenti sociali, indipenden­temente dalle caratteris­tiche anagrafich­e e dall’orientamen­to politico, ma gli atteggiame­nti più negativi si registrano tra le persone più esposte alle conseguenz­e della crisi, riproponen­do la consueta frattura tra i ceti garantiti e quelli non garantiti (giovani, lavoratori autonomi, precari, ecc.).

Si sente spesso parlare della rabbia che monta nel Paese in queste settimane di difficoltà e dal sondaggio odierno sembrano emergere alcuni sintomi, dato che il 35% si dichiara più arrabbiato rispetto a prima della pandemia, contro il 12% che viceversa si dichiara meno arrabbiato.

Appare evidente che in assenza di un grande progetto per il futuro del Paese si rischia di dissipare quanto di positivo è emerso tra la gran parte degli italiani nelle settimane più buie.

Il metodo inclusivo non rappresent­a una perdita di tempo ma la garanzia che nella ricerca di un compromess­o nobile tra posizioni non sempre convergent­i si pongano le basi per una situazione prospera e duratura. Mai come in queste circostanz­e l’esempio deve venire dall’alto, altrimenti le opinioni che si stanno affermando tra gli italiani rischiano di diventare una triste profezia che si autoavvera.

@Npagnoncel­li

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy