Astori, l’eleganza che illuminò l’avanguardia del design
Enrico Astori ha sempre parlato a voce bassa, perché tutti erano sempre pronti ad ascoltare le parole che lui sceglieva con attenzione e dispensava con saggezza. Ci sono persone che nascono con una innata eleganza, indipendentemente dalle origini, ed Enrico era sicuramente così: disinvolto ed elegante, un maestro di cerimonie che nella sua casa milanese di Via Cavalieri del Santo
Sepolcro dato uno importanti salotti culturali della Per parlare dello non dei vita città. spazio più a ha espositivo con feste, equilibrio dal Tiepolo le un sue perfetto imperdibili di di e sale Via design Manzoni affrescate ultra contemporaneo soltanto eclettica poteva far una come convivere. sensibilità la che sua L’innata portava naturale Philippe ad curiosità anticipatore: Starck, essere Borek un lo Sipek, Yoshioka, sono soltanto Ron Kazuyo Arad, alcuni Tokujin Sejima, dei nomi stesso Non avremmo lanciati gli devo da tantissimo. potuto lui, ed io essere sua combinava raffinatezza più diversi, bene si con ma la la mia sorridere. spontaneità, Ricordo lo che facevo quando anni fa con arrivai il progetto più di dieci di Nemo disegni, guardò mi sorrise i miei e disse: «Fabio, neanche non una, ne ma venderemo va bene così, è bellissima!». Oggi Nemo è un bestseller e un’icona del design. In un mondo sempre più orientato da ricerche di marketing e analisi statistiche, quel suo approccio da esploratore estetico è diventato il mio riferimento evolutivo. Avevi ragione Enrico: «La bellezza salverà il mondo!».