Corriere della Sera

La Lettura

Apre lo spagnolo, Giordano su Pavese, Piperno su Manganelli, poi 50 anni senza Ungaretti. Il nuovo numero disponibil­e già oggi sull’app con Falcones, gli scrittori celebrano gli scrittori

- Di Ida Bozzi

● «La Lettura» è anche in un’app, dove il nuovo numero è disponibil­e già oggi. L’abbonament­o, al lancio, costa 3,99 al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratis

Mentre alcuni Paesi escono dall’isolamento, anche la riflession­e sulla crisi allarga lo sguardo al continente e al pianeta. Con un intervento sul valore della vita di malati cronici o anziani in tempi di Covid-19, lo scrittore spagnolo Ildefonso Falcones (suo La cattedrale del mare, edito da Longanesi, divenuto una serie tv ora su Canale 5) apre il nuovo numero de «la Lettura», il #443 (la copertina è di Bros), in edicola nel weekend e in anteprima già oggi sull’app (per smartphone e tablet, scaricabil­e da App Store per iphone e ipad, o Google Play per Android).

I contributi sul tema dell’emergenza sono molti: lo storico Paul Kennedy (Ascesa e declino delle grandi potenze, Garzanti) intervista­to da Viviana Mazza illustra i rapporti di forza tra Usa, Europa e Cina; Telmo Pievani scrive sulle minacce di una «sesta» estinzione, prevista dal paleontolo­go Richard Leakey nel 1995; e Danilo Zagaria ragiona su Capitaloce­ne (Add) di Silvio Valpreda, sul peso del capitalism­o nella crisi ecologica. Altre riflession­i: Laurent Binet racconta a Stefano Montefiori il suo nuovo romanzo Civilizzaz­ioni (La nave di Teseo, in libreria dal 28 maggio), che capovolge la conquista dell’america portando gli Incas a colonizzar­e l’europa; oggi l’incipit in anteprima del libro di Binet è il Tema del Giorno sulla App del supplement­o. Chiude la sezione Tempi la conversazi­one tra gli autori del saggio Europa nonostante tutto (La nave di Teseo), Antonio Calabrò, Maurizio Ferrera, Piergaetan­o Marchetti, Alberto Martinelli e Antonio Padoa-schioppa, sul paradosso di una crisi che può rilanciare il ruolo dell’europa.

Sul numero, anche molti anniversar­i da ricordare: al settantesi­mo della morte di Cesare Pavese è dedicata l’apertura dei Libri, che anticipa la prefazione di Paolo Giordano a una delle opere riproposte da Einaudi nell’anniversar­io, Il diavolo sulle colline. E ancora, 30 anni fa scompariva Giorgio Manganelli: Alessandro Piperno lo ricorda commentand­o le sue Concupisce­nze letterarie, Adelphi; Roberto

Galaverni riflette sull’eredità di Giuseppe Ungaretti a mezzo secolo dalla morte. E ancora: nel venticinqu­ennale della scomparsa del pianista Arturo Benedetti Michelange­li, Helmut Failoni lo ricorda con le voci di tre solisti come Vladimir Ashkenazy, Beatrice Rama ed Enrico Pieranunzi; e a centovent’anni dalla nascita di Eduardo De Filippo, l’attore e regista Vincenzo Salemme, con un testo a sua firma, rievoca la figura del maestro.

Chiude il numero un racconto d’ambientazi­one notturna dello scrittore americano Michael Zadoorian: il testo conclude il trittico «nero» ospitato sul supplement­o dopo la sospension­e del Zacapa Noir Festival.

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