«Io e Zaia, stesso fronte»
«Per i confini va atteso l’ultimo bollettino di maggio»
«Con Zaia il confronto è costante, stesso fronte». Così il governatore dell’emilia Romagna Stefano Bonaccini. «Questa crisi non è di destra o di sinistra».
Presidente Stefano Bonaccini, dal 3 giugno ripartiranno gli spostamenti tra Regioni, ma sui dati del monitoraggio sui territori diversi scienziati hanno sollevato dubbi. I numeri potrebbero essere poco affidabili?
«Il monitoraggio del governo si avvale di dati su 21 parametri che le Regioni devono trasmettere ogni giorno. Griglie messe a punto da scienziati, con soglie di sicurezza che, se superate, porteranno a nuove chiusure. Se vi sono dubbi vanno subito chiariti e risolti, e chiunque deve essere richiamato alle proprie responsabilità».
In Lombardia i nuovi contagi sono ancora centinaia: lei li accoglierebbe i turisti lombardi in Riviera?
«Non mi permetto di giudicare situazioni di altre Regioni. Valuteremo con il governo e i colleghi della Lombardia e decideremo insieme quando sarà il momento».
Tracciare come procede l’epidemia è un punto fondamentale Auspico che il governo renda operativa l’app Immuni al più presto
È giusto che le Regioni dove i contagi sono precipitati accelerino, magari riaprendo prima agli spostamenti?
«Al 3 giugno mancano dieci giorni, il quadro si chiarirà in fretta. Credo si debba centrare un solo obiettivo: adottare soluzioni praticabili, efficaci e chiare. Discuterne ora, senza i dati del prossimo weekend, è inutile».
Qualche giorno fa come Conferenza delle Regioni avete aggiornato le linee guida e scritto al governo. Perché?
«Il lavoro avviato come Regioni per definire linee guida omogenee per il territorio nazionale, coerenti con i criteri fissati dal Comitato tecnico scientifico, si è esteso ad altri ambiti di attività prima sospese. Col supporto dei tecnici e dei nostri esperti sanitari siamo arrivati a formulare linee sui servizi per i bambini da 0 a 3 anni e sul pubblico spettacolo. Per queste due attività, anche in considerazione della loro delicatezza, abbiamo sollecitato il governo a un confronto urgente per arrivare a protocolli che siano i più sicuri e condivisi».
Si è parlato molto del suo asse con il leghista Zaia. C’è chi vi immagina un giorno avversari alla guida dei rispettivi partiti. O coalizioni.
«Sono quasi tre mesi che gestiamo una crisi senza precedenti. Prima l’emergenza sanitaria, poi la riapertura e la ripartenza. Con Zaia ci confrontiamo costantemente, perché le nostre regioni sono confinanti e abbiamo dovuto affrontare problemi analoghi che non sono né di destra, né di sinistra. Il resto, davvero, non mi interessa granché».
Ma la fase due del Pd quando inizia? E il congresso?
«Adesso c’è un Paese da rimettere in moto. Il Pd ha un segretario che stimo e di cui sono amico, Nicola Zingaretti. Traccerà lui la strada più giusta, io sono pronto a dare il mio contributo se servirà, ora però le priorità che ho davanti come presidente di Regione sono altre».
«Non è che la compagine ministeriale non possa essere rivista», ha detto il sindaco Sala. Lei lo vorrebbe un rimpasto?
«Il governo ha fatto bene nella gestione dell’emergenza sanitaria. Adesso serve una forte accelerazione su rilancio dell’economia e tutela del lavoro, progettando il futuro. Conte sta dimostrando di saper far bene. Non ha bisogno dei miei consigli, valuterà lui se la squadra è adeguata o serve un tagliando».
Tracciare, testare e trattare: sulle tre T l’italia è indietro. L’app Immuni non è arrivata, sui test si fatica.
«Tracciare l’andamento dell’epidemia è fondamentale, auspico che il governo renda operativa l’app Immuni al più presto. In Emilia-romagna abbiamo avviato uno screening che ci porterà a più di mezzo milione di test sierologici. Ciò ci permetterà di mappare l’andamento epidemiologico come forse nessun’altra zona del Paese. E aumenteremo i tamponi: questa settimana arriveranno i macchinari per raddoppiarli».
Il Pd ha un segretario di cui sono amico Io pronto a dare il mio contributo se servirà, ora però le mie priorità da presidente di Regione sono altre
Il governo ha fatto bene nella gestione dell’emergenza, adesso occorre una forte accelerazione sul rilancio di economia e tutela del lavoro