Arrivano le sanzioni anti-movida Il caso di Napoli: strade bloccate
Sabato quasi 500 contravvenzioni, 51 esercenti multati Gli agenti in giro con le telecamere Sala: non bastano le forze dell’ordine a disposizione De Magistris: basta col coprifuoco, renderò questa città aperta 24 ore su 24
ROMA Ad Ascoli e San Benedetto del Tronto è scesa in campo perfino la polizia scientifica. Gli agenti hanno ripreso con le videocamere quello che accadeva davanti ai locali notturni, come fosse una manifestazione non autorizzata: potrebbero scattare multe retroattive, ma anche chiusure per quei gestori di locali che hanno favorito gli assembramenti di ragazzi o non hanno fatto nulla per evitarli. Il primo fine settimana di Fase 2 si è concluso con quasi 1.200 contravvenzioni in tutta Italia e una trentina di esercizi commerciali che hanno dovuto sospendere l’attività. Verbali notificati sul posto a chi, nonostante le esortazioni degli agenti a rispettare le distanze, ha continuato a fare ciò che voleva o ha addirittura reagito. In attesa dei risultati definitivi di ieri, dal Viminale confermano che sabato sono state identificate altre 118 mila persone, con quasi 500 multe, due denunce e 51 esercenti sanzionati. Oggi in molte prefetture si riuniranno i vertici delle forze dell’ordine e delle istituzioni locali per fare il punto della situazione: sotto accusa la movida notturna, che ha causato raduni a rischio contagio. In molti casi centinaia di ragazzi si sono accalcati in strada e fuori da pub e ristoranti, con bicchieri e bottiglie di birra in mano e mascherine abbassate sotto il mento. Come fossero più preoccupati dalle pattuglie che dalla concreta possibilità di ammalarsi di coronavirus.
Le immagini parlano chiaro: un esempio per tutti quello che è accaduto nel centro di Napoli, con vicoli bloccati fino alle 4 fra piazzetta Nilo e piazza San Domenico da migliaia di giovani, e traffico paralizzato sul lungomare di via Caracciolo, nonostante la chiusura dei locali alle 23. Lo stesso a Posillipo, Vomero, Mergellina, Bacoli e Procida. Scene analoghe, ma con meno tensione, a Salerno mentre
NAPOLI I video degli ingorghi li ha visti anche lui. Eppure Luigi de Magistris respinge l’idea che la sua città abbia vissuto una notte di follia e di megaassembramenti.
«Io mi attengo alle informazioni che ho ricevuto dalla polizia municipale, che a sua volta è in contatto con questura e carabinieri. E non risulta nessuna situazione straordinaria. Solo il normale incremento di traffico del sabato sera in una zona che è da sempre meta di passeggiate».
Quindi Napoli non è fuori
controllo?
«No, ma lo sarà presto, come tutta l’italia, se non ci si decide a restituire ai sindaci il controllo delle città».
Sta parlando a De Luca?
«Il problema non è lui, la questione riguarda l’intero Paese. La fase 1 è finita, è finito il lockdown e la necessità di stare a casa. Ora l’organizzazione della vita nei comuni deve passare a chi li conosce. A chi conosce gli spazi, le strade, i parchi, i mercati. Noi siamo sindaci, non vicesceriffi».
Lei che farebbe?
La folla a passeggio tra le macchine parcheggiate
«Non che farei: che farò. Nei prossimi giorni emetterò una serie di ordinanze in base alle quali Napoli sarà aperta 24 ore su 24. Niente più baretti obbligati a chiudere alle 23, niente più orari per nessuno. Ristoranti, locali, negozi, parchi, servizi: tutti potranno restare aperti ininterrottamente giorno e notte. La città sarà più accogliente, aumenteranno le aree pedonalizzate e i servizi fruibili all’aperto. E i napoletani avranno molte alternative alla sola passeggiata in via Caracciolo».
Clemente Mastella, sindaco di Benevento, ha chiuso piazza Risorgimento. Lo stesso è accaduto a Castrovillari (Catanzaro). Raffica di sanzioni a Torino, Genova, Brescia, Rimini (ben 65). Accessi in centro contingentati a Firenze. A Milano oggi incontro fra il sindaco Giuseppe Sala e il prefetto Renato Saccone «per verificare la situazione a valle del weekend», con il governatore lombardo Attilio Fontana che auspica il pugno duro contro gli indisciplinati. A Roma infine oltre 100 multe e più di 3 mila segnalazioni di assembramenti. Istituita una task force di 4.500 agenti da impiegare dal prossimo fine settimana: anche qui, come in molte regioni, la strategia soft per far rispettare le norme anti-covid sembra non bastare più. Se ne sono accorti molti sindaci, e ora prefetti e questori potrebbero dare un giro di vite.
d Locali e negozi potranno restare in attività giorno e notte Emetterò le ordinanze
È sicuro di poterlo fare?
«Ne abbiamo parlato nella videoconferenza tra i sindaci che abbiamo fatto due giorni fa. L’organizzazione delle città è un nostro diritto costituzionale, e chiederemo ufficialmente al governo di ristabilirlo. È chiaro che non abbasseremo la guardia sul rispetto di tutte le misure di sicurezza, l’attenzione alla salute non sarà mai superficiale, ma tornare a vivere significa non solo tornare a sorridere ma soprattutto a lavorare e a ridare impulso all’economia. E mai come ora è necessario».
Non rischierà di essere un definitivo «liberi tutti»?
«No, sono sicuro di no. I napoletani, ma il discorso vale per tutti gli italiani, hanno dimostrato grande senso di responsabilità, e continueranno ad averne. O vogliamo davvero credere che a contenere i contagi sia stata la minaccia del lanciafiamme?»