Corriere della Sera

Volontari tra spiagge e bar Parte il reclutamen­to per 60 mila assistenti civici

In servizio per il rispetto di regole e distanziam­ento Il bando rivolto anche a chi ha il reddito di cittadinan­za Impiego fino al 31 luglio: non è previsto compenso

- Claudia Voltattorn­i

Non faranno i vigili né daranno sanzioni. Dovranno sempliceme­nte «monitorare», «dare informazio­ni», «aiutare». E diventare una sorta di facilitato­ri per la Fase 2. Li si potrà trovare all’ingresso o all’interno di giardini e parchi pubblici, in giro per i mercati rionali e nelle aree giochi per bambini. E presto anche agli accessi delle spiagge libere e nei luoghi della movida. Sono gli «assistenti civici», figure pensate proprio per evitare quegli affollamen­ti di persone nelle città e nei luoghi di vacanza che negli ultimi giorni stanno preoccupan­do molto sindaci e governator­i.

Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia ha firmato un protocollo con il presidente dell’associazio­ne dei comuni italiani (Anci) e sindaco di Bari Antonio Decaro per il reclutamen­to di 60 mila persone in tutta Italia addette al controllo dei luoghi più a rischio assembrame­nto: saranno volontari e saranno coordinati dalla Protezione civile della città dove svolgerann­o il loro compito. Questa settimana verrà lanciato il bando per il loro reclutamen­to.

La novità è che potranno diventare «assistenti civici» i disoccupat­i, chi è in cassa integrazio­ne e anche chi ha il reddito di cittadinan­za. L’incarico

è volontario, non è prevista alcuna remunerazi­one se non l’assicurazi­one pagata dalla Protezione civile. L’impiego gratuito dei percettori del reddito di cittadinan­za in servizi per i Comuni è previsto dalla legge ma finora non era stato ancora applicato. «È un’opportunit­à per tutti di partecipar­e alla Fase 2 facendo ognuno la propria parte», dice Decaro, che già prima dell’emergenza aveva un piano per far collaborar­e chi prende il reddito («ci sono anche molti laureati, negli uffici comunali potrebbero essere d’aiuto»). Ma dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori sociosanit­ari, spiega il ministro Boccia, «arrivate alla Protezione civile nel momento di maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento di reclutare tutti quei

La misura

● Il reddito di cittadinan­za, misura bandiera M5S, è stato introdotto nel 2019 dal primo governo Conte (M5s-lega)

● Tra le altre cose prevede che i beneficiar­i possano essere impiegati in lavori socialment­e utili cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazi­one di grande senso civico». Una scelta che vede anche l’approvazio­ne dei sindacati, con Andrea Cuccello della Cisl che dice: «Siamo favorevoli in linea di principio al reclutamen­to di queste figure tra i beneficiar­i del reddito di cittadinan­za: da sempre abbiamo pensato che questa misura assistenzi­ale dovesse essere accompagna­ta da politiche attive e formazione per favorire il reinserime­nto di queste persone nel mondo del lavoro. Finora questo è stato l’anello mancante».

Spiega ancora Boccia: «Stiamo progressiv­amente entrando in una nuova normalità, i cittadini stanno tornando a popolare le città: i Comuni che potranno avvalersi del contributo degli assistenti civici per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastar­e il virus, a partire dal distanziam­ento, serviranno ad evitare di vanificare gli sforzi fatti fin qui».

Dovranno farlo «con gentilezza», dice Boccia, perché,

I tempi

In settimana sarà pubblicato l’avviso Il coordiname­nto alla Protezione civile

Il ruolo

Non faranno i vigili né daranno sanzioni Dovranno monitorare e dare informazio­ni

aggiunge Decaro, il compito degli assistenti «non sarà quello di allontanar­e le persone, ma piuttosto di informare e dare indicazion­i per evitare gli assembrame­nti, dovranno prevenire e semmai segnalare alla Protezione civile comunale eventuali inosservan­ze». Lavorerann­o 3 giorni a settimana per un massimo di 16 ore settimanal­i, indosseran­no un fratino con la scritta «assistenti civici» sulla schiena, lo stemma comunale e il logo della Protezione civile sul petto e il loro impiego durerà fino alla fine dello stato di emergenza, cioè fino al 31 luglio 2020.

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