L’emergenza sanitaria
Il quotidiano pubblica frammenti delle storie di 1.000 delle quasi 100.000 vittime. L’editorialista Kristof: «È il costo umano della tragedia». E Trump torna ad attaccare la Cina sull’epidemia
di classe con stile ed eleganza». Delia Regina Ditullio, 91 anni, Jamaica Plain, Massachusetts: «Ha sempre messo i figli al primo posto». Nicholas Kristof, scrittore Premio Pulitzer, editorialista del New York Times commenta con il Corriere: «Questo lavoro è un modo potente per ricordare a tutti noi qual è il costo umano di questa tragedia. È un modo per dare una forma umana alla statistica. Speriamo che spingerà le autorità a mettere in campo misure migliori e più solidali».
Dan Barry, altro Premio Pulitzer del giornale, ha scritto nel testo di accompagnamento alla lunga ricerca: «Prima di tornare nei bar e nei luoghi di culto, solleviamo i calici o recitiamo le nostre preghiere in memoria e in onore delle persone che sono morte».
Intanto Trump torna ad attaccare il governo cinese: «Avrebbe potuto fermare il coronavirus, non ha saputo farlo per incompetenza o non ha voluto. Entrambe le cose sono poco accettabili». Ma sui social è nata una polemica, rilanciata dal candidato democratico Joe Biden: «Quasi 100 mila persone morte e decine di milioni senza lavoro e il presidente passa la giornata giocando a golf». Trump ha replicato: «Biden non ricorda neanche cosa ha fatto ieri».
I dati
● Il numero di contagi da Covid-19 negli Stati Uniti ha superato gli 1,6 milioni. I morti sono 97mila secondo il conteggio di ieri del «New York Times»
● Gli Usa sono il Paese più colpito al mondo per numero di casi noti (seguiti dal Brasile). In generale i nuovi contagi sembrano diminuire, ma restano stabili in 25 Stati
(in 6 di essi l’aumento dei casi è in parte riconducibile alla maggiore disponibilità di test)