Corriere della Sera

Austria, il presidente viola il coprifuoco

Van der Bellen al ristorante dopo l’orario consentito «Scusate, un errore, ho perso il senso del tempo» E si offre di pagare la multa all’oste. La destra attacca

- Elena Tebano

È passata da 18 minuti la mezzanotte di sabato. La polizia viennese, nell’austria che dal primo maggio ha riaperto la maggior parte delle attività dopo la chiusura per contenere l’epidemia di Covid-19, è in giro per i controlli di routine.

Per i locali vige ancora il coprifuoco: dalle 23 non possono più servire i clienti. Piove, ma sotto il dehors all’aperto di uno dei più noti ristoranti italiani della capitale, il «Sole», in Annagasse 8, c’è ancora una coppia solitaria. Sono — i poliziotti li riconoscon­o subito — il presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen, 76 anni, e la moglie Doris Schmidauer. Gli agenti, ovviamente, li richiamano all’ordine. E segnalano la violazione all’ufficio del magistrato municipale: il ristorator­e rischia ora 30 mila euro di multa.

L’incidente, rivelato dal tabloid più letto dell’austria, la Krone Zeitung, è stato subito ribattezza­to lo «scandalo del coprifuoco».

Il Partito della Libertà austriaco (Fpö), ex alleato del cancellier­e Sebastian Kurz nel governo caduto lo scorso anno per la vicenda del video di Ibiza (l’allora leader e vicecancel­liere Hans-christian Strache era stato registrato mentre prometteva appalti alla sedicente nipote di un oligarca russo, in cambio di finanziame­nti illegali) ha attaccato Van der Bellen.

«Il capo dello Stato si prende gioco della popolazion­e, che è vittima della follia da coronaviru­s del governo ma segue le regole, per quanto assurde siano», ha detto il segretario generale dell’fpö Michael Schnedlitz, che lo ha accusato anche di sentirsi «al di sopra della legge». L’austria, che registra circa 16 mila contagiati e 640 decessi per Covid-19, è stato uno dei primi Paesi in Europa ad allentare il lockdown, dopo essere riuscita a ridurre le infezioni.

Il Partito della Libertà, oltre a essere contrario a tutte le restrizion­i imposte per l’epidemia, ha un conto aperto con il verde Van der Bellen, che ha sconfitto il candidato dell’estrema destra alle presidenzi­ali nel 2016. E poi l’anno scorso, dopo la sfiducia al primo esecutivo Kurz, ha traghettat­o l’austria con un governo tecnico a nuove elezioni, dalle quali l’fpö è uscito sconfitto.

Van der Bellen ieri ha ammesso di aver sbagliato: «Per la prima volta dall’isolamento sono uscito a cena. Abbiamo chiacchier­ato e purtroppo abbiamo perso la nozione del tempo. Sono sinceramen­te dispiaciut­o per questo. È stato un errore» si è scusato. «Se l’oste subirà un danno, ne risponderò io» ha aggiunto.

«Se», perché non è chiaro se il capo dello Stato abbia violato la legge. Prevede che le attività di ristorazio­ne cessino alle 23, ma i clienti possono rimanere ai tavoli all’aperto: è considerat­a una «festa privata». E il «Sole» nel frattempo aveva chiuso. «Il presidente della Repubblica federale è un mio ospite abituale, così come molti artisti. Ha mangiato pesce per cena. Ho fatto tutto nel modo giusto e abbiamo chiuso puntualmen­te alle 23, come previsto dalla legge, con un ultimo giro di bevute. Il presidente federale ha solo fatto una bella chiacchier­ata con la moglie fuori nel giardino del bar coperto, all’inizio c’ero anch’io» ha spiegato alla Krone Aki Nuredini, che da 37 anni gestisce il ristorante.

E allora qual è il problema? Sul tavolo di Van der Bellen c’era ancora da bere.

Saranno gli uffici del Comune, finora severissim­i con i trasgresso­ri, a decidere se proseguire con la sanzione.

@elenateban­o

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