Corriere della Sera

Fu il ritrovo di grandi letterati «Paolino» riapre a Ragusa

La storica libreria in centro

- Di Marisa Fumagalli

La nuova proprietà ha voluto che il nome della storica libreria rimanesse invariato. Ed ha richiamato il commesso che al bancone c’era da più di vent’anni. È una bella notizia la riapertura di «Paolino», nel cuore di Ragusa, settant’anni di attività alle spalle, il vanto di aver ospitato prestigios­i letterati, come Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Dacia Maraini. «Nei miei ricordi c’è la figura di Bufalino che varcava la soglia almeno una volta la settimana», nota Massimo Occhipinti, di nuovo al suo posto dal 4 maggio, dopo 4 mesi di chiusura. Eravamo capitati da «Paolino» il giorno dell’addio, ai primi di gennaio, in compagnia di Enzo Di Pasquale, gestore per molti anni dell’omonima pasticceri­a, a pochi passi dal negozio di libri, in via Vittorio Veneto. (Sovente gli stessi personaggi che frequentav­ano la libreria passavano da Di Pasquale ad acquistare cannoli e la torta Savoia, apprezzata da Sciascia). Vero è che la pasticceri­a aveva chiuso i battenti, prima ancora di «Paolino». I conti non tornavano e i proprietar­i hanno gettato la spugna.

Tristi segnali per il centro storico. Ma con la rinascita della libreria c’è ottimismo. Si riparte dalla cultura. Il rilancio di «Paolino» si deve a Chiara Guastella e Antonio Scribano, già in pista con due librerie (facenti capo a Ubik) a Marina di Ragusa e a Ragusa. La seconda è stata «spostata» e assorbita nella nuova acquisizio­ne, mantenendo il vecchio nome. «Paolino» appare nel registro nazionale delle «librerie storiche e antiquarie». «Lo stile non cambia — nota Guastella —, certo arricchire­mo il catalogo. E quando sarà possibile avvieremo laboratori e incontri di lettura animata per bambini e ragazzi. Vogliamo allestire uno spazio con tavolini per eventi e consultare libri». Nelle prime settimane di ripresa, i clienti affezionat­i sono già entrati a curiosare e fare acquisti. «Soddisfatt­i e affettuosa­mente vicini», dice Occhipinti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy