Corriere della Sera

Protocollo consegnato Spadafora: «In campo il 13 o il 20 giugno» Malagò rinvia al 2022 i Mondiali di sci

- Alessandro Bocci Monica Colombo

La settimana della verità è cominciata in anticipo. Ieri la Figc ha inviato al ministro Spadafora il protocollo per le partite, la cosiddetta Fase tre della tormentata ripartenza del calcio. Un dossier di 40 pagine che questa mattina arriverà sul tavolo del Comitato tecnico scientific­o. Sono giorni cruciali. E sempre difficili per tutto lo sport. Giovanni Malagò, in diretta da Fabio Fazio a «Che tempo che fa», ha annunciato il rinvio al 2022 dei Mondiali di sci, in agenda dall’8 al 21 febbraio 2021 a Cortina, l’unica grande manifestaz­ione italiana del prossimo anno. Una scelta dolorosa: «Ma di buon senso», ha spiegato il presidente del Coni e presa di comune accordo con Flavio Roda, numero uno della federazion­e Sport invernali.

Ma in queste ore tutto ruota intorno al pallone. La ripresa della Bundesliga e quella annunciata della Liga spagnola spingono l’italia a riaccender­e il motore. Giovedì tutto sarà più chiaro. Nell’ufficio di Spadafora si siederanno Gravina e Dal Pino, i paladini di chi non intende arrendersi al virus e i presidenti delle altre Leghe (serie B, Lega Pro e Dilettanti) oltre a quelli delle componenti tecniche (allenatori, giocatori, arbitri) «per decidere se e quando ripartire», ha spiegato il ministro. Con un’aggiunta: le partite in chiaro. La vecchia battaglia di Spadafora. «Facciamo riferiment­o al modello tedesco dove con Sky è stata prevista la diretta gol per tutti, mentre all’abbonato resta il diritto di vedere tutto il match. Così eviteremo anche gli assembrame­nti», il passo saliente dell’intervento al Tg3. Spadafora ha dichiarato di essere pronto a trasformar­e questo suo desiderio in legge nel prossimo decreto, mettendo di fatto Lega e broadcaste­r con le spalle al muro. Ci sarà da discutere.

Perché in Italia le partite del week end saranno spalmate in 4 giorni e in più finestre. Tutto è ancora da discutere, tanto più che tra la confindust­ria del pallone e le tv licenziata­rie dei diritti siamo ai ferri corti per via dell’ultima rata non pagata. Però se il ministro insisterà, i gol delle partite della domenica alle 18.45 potrebbero essere in chiaro. Il modello tedesco piace a Malagò «ma bisogna applicarlo per intero, non prendere quello che ci fa comodo», la frecciata del presidente Coni.

Prima di parlare di tv bisognerà vedere se al calcio sarà davvero concesso il semaforo verde. «Il 13 e il 20 sono le date possibili», ha confermato

Spadafora, facendo trapelare un certo ottimismo. I presidenti, a larga maggioranz­a, hanno votato il 13 giugno, ma ora che Gravina ha allungato al 20 agosto la fine della stagione, sono pronti a aspettare una settimana, tanto che il 20 giugno viene considerat­o più attendibil­e. Per giocare il 13, peraltro, il governo dovrebbe cambiare l’ultimo decreto che vieta le manifestaz­ioni sportive, anche a porte chiuse, sino al 14 giugno. Domani se ne parlerà in Consiglio di Lega, che affronterà anche un altro tema delicato, quello dei playoff. L’obiettivo dei presidenti è doppio: far sapere a Gravina che non piacciono e, se proprio non se ne può fare a meno, obbligare la Figc a scegliere la formula della Lega.

Ma torniamo al vertice departendo. cisivo. Il sì è legato all’andamento della curva dei contagi che avrà riflessi sulle aperture delle Regioni e sulla quarantena, il punto cruciale. I medici hanno deciso di ricalcare anche per le partite, il protocollo degli allenament­i. Però Figc e Lega confidano, e lo hanno scritto, in un cambiament­o di rotta se il quadro complessiv­o dell’epidemia migliorerà. Stesso discorso sui tamponi. La speranza è di passare ai test molecolari rapidi sulla saliva (ancora non validati). «A fatica la barca sta Però non è scontato che tutto vada bene e non è detto che si riesca a finire. La partita è ancora aperta», ha raccontato ancora Malagò.

Al vertice di giovedì ognuno andrà con la propria idea: Figc e Lega di A vogliono ripartire, la B si mette in scia, Ghirelli farà notare come la serie C non sia in grado di giocare neppure i playoff. I giocatori, furiosi per il taglio degli stipendi, chiederann­o di abolire la finestra delle 16.30 per non giocare con il caldo. Questa settimana sarà decisiva anche per la serie A femminile. «Non ci siamo dimenticat­i delle donne. Nella riforma dello sport si penserà al profession­ismo per le ragazze», l’assist di Spadafora.

Gol in chiaro

Il ministro, che giovedì convocherà Figc e Lega per il vertice decisivo, chiede i gol in chiaro

 ?? (Getty Images) ?? In solitudine Cristiano Ronaldo al lavoro alla Continassa
(Getty Images) In solitudine Cristiano Ronaldo al lavoro alla Continassa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy