La carica gentile delle e-bike
La «micromobilità» guida la ripresa post lockdown Spinta anche dal bonus Pedalata assistita: il boom
Il ministro dell’ambiente, Sergio Costa, ne è certo: «La mobilità green sarà la più grande alleata delle nostre città nella ripresa post-covid». Evitare l’affollamento dei mezzi pubblici non può voler dire soltanto ricorso all’auto. Le bici a pedalata assistita sono l’alternativa: moderati sforzi muscolari, grande autonomia, connettività, e su alcune si possono caricare anche due bambini...
Gli incentivi
Il Bonus per la mobilità sostenibile è nel Decreto Rilancio, ma come funziona e a chi è rivolto? L’incentivo, massimo 500 euro, copre fino al 60% dell’acquisto di bici, e-bike, monopattini elettrici e altri dispositivi. È riservato ai residenti dei comuni con più di 50mila abitanti. Ha efficacia retroattiva, per chi ha fatto acquisti dal 4 maggio 2020. Due le modalità per usufruirne: chiederlo a rimborso dopo l’acquisto o utilizzarlo come buono spesa all’acquisto. Nel primo caso bisogna conservare lo scontrino, accedere all’applicazione web che il ministero dell’ambiente sta approntando e completare la procedura. Nel secondo, sempre dall’applicazione, si genera un buono elettronico da consegnare al negoziante.
L’interesse cresce. Dice Giacomo Corsetti (Corsetti Cicli di Puegnago sul Garda, Brescia):«c’è tanta voglia di tornare in sella e gli incentivi sono un boost, soprattutto per le e-bike, che già valgono il 70% delle vendite». «Vedo molti volti nuovi — conferma Emanuele Vicinanza (Rush Cycle di Malgrate, Lecco) —, e qualche cliente ne approfitta per cambiare la vecchia bici». «Cresce la richiesta di bici da città, soprattutto tradizionali — dice Max Boglia (Boglia Cicli di Corbetta, Milano) —. Gli incentivi aiutano chi non poteva permettersi la spesa».
Dall’off road alla città
Le prime e-bike erano bici adattate, con batterie grandi, pesanti e poco efficienti attaccate dove c’era spazio. Le emountain bike dei primi anni 2000 avviarono il trend. Dall’off-road il fenomeno è dilagato e oggi tutte le e-bike sono prodotti maturi. La conferma arriva dal mercato, che cresce a doppia cifra: nel 2017 (dati Confindustria ANCMA) si registra il +19% (148mila) di vendite e il +48 di produzione (35mila); nel 2018 si passa a + 16,8 (173mila) e +290 (102mila); nel 2019 siamo a +13% (195mila) e +209 (213mila). Le previsioni 2020 erano in linea, ma il Covid-19 ha dato un’ulteriore spinta.
Come sono fatte
Sono bici progettate ad-hoc. Telai, materiali e componentistica sono specifici. La pedalata assistita si trova sulle mountain bike come sulle bici da corsa, sui modelli da trekking e su quelli da città, bici cargo comprese. L’architettura prevalente prevede un motore in posizione centrale (fra i pedali), con una batteria amovibile, integrata o semiintegrata nel tubo obliquo. I comandi per variare il livello di assistenza (di solito tre) sono sul manubrio, insieme a un display che dà le informazioni di guida e di carica. I freni sono a disco, i cerchi e le gomme sviluppati apposta per adeguarsi alla coppia del motore. I pesi variano dai 15 kg ai 25.
Come si guidano
Il motore delle e-bike sviluppa al massimo 250 W ed è nutrito da una batteria generalmente da 500 Wh, che viene ricaricata al 100% in circa 4 ore. Le moderne power unit garantiscono un’autonomia superiore ai 100 km, ma contano il peso di chi guida e il livello di assistenza. La velocità fino a cui il motore aiuta non può superare i 25 km/h, poi il motore stacca e si procede... con i muscoli. Il modo migliore per sfruttare l’assistenza elettrica è una cadenza intorno alle 80 pedalate al minuto: l’intervento è dolce e percepito quasi come naturale. Esistono bici assistite con power unit che spingono fino a 45 km/h, le cosiddette Pedelec, utili per chi cerca un’alternativa al motore; in questo caso è necessario immatricolare e assicurare il mezzo come se si trattasse di un cinquantino.
Quanto costano
Le e-bike sono oggetti sofisticati: motori, batterie e software hanno costi proporzionati alla qualità e qualora dovesse verificarsi un problema, le aziende serie hanno servizi di assistenza e garanzie. Per una e-bike affidabile bisogna spendere almeno 1.300 euro. Se scendere al di sotto di questa soglia è difficile, oltrepassarla è semplice: telai evoluti, sistemi ammortizzanti, luci a LED, trasmissione a cinghia, cambi sofisticati e app di controllo e regolazione delle prestazioni possono far lievitare il prezzo oltre i 6.000 euro. Una raccomandazione: se tenete alla vostra e-bike e al vostro investimento, ricordate la parola manutenzione e dimenticate le idropulitrici ad alta pressione.