Corriere della Sera

«Il 3 giugno? Ecco le condizioni» Le Regioni scrivono a Roma

- Monica Guerzoni Fiorenza Sarzanini

Il 3 giugno è una data chiave nel calendario della fase 2, perché se tutto va bene scatterà la riapertura dei confini tra le Regioni. È un traguardo importante e delicato, che preoccupa il governo e ancor più i governator­i: non si può sbagliare, bisogna arrivarci preparati e con tutti i dati del monitoragg­io in ordine. I presidenti delle Regioni temono che le riaperture del 18 maggio facciano salire la curva dei contagi e così hanno aggiornato e integrato le linee guida per tutti i settori. Le hanno approvate all’unanimità nella Conferenza della Regioni e venerdì hanno scritto al premier Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. Una lettera di mezza pagina firmata dal presidente Stefano Bona cc in i, in cui chiedono un « confronto immediato » sulle norme per far ripartire cinema e spettacolo dal vivo e servizi per l’infanzia e l’adolescenz­a. E spronano il governo a ufficializ­zare le decisioni prese: « Vi chiedo, per un coerente coordiname­nto dei testi, di procedere in tempi rapidi all’aggiorname­nto del Dpcm del 17 maggio 2020 ai fini della pubblicazi­one in Gazzetta ufficiale » .

Spostament­i tra Regioni

Il traguardo è la libera circolazio­ne prevista a partire da mercoledì 3 giugno, cruciale per la ripartenza dell’economia e del turismo. Il decreto approvato dal governo prevede che all’indomani della Festa della Repubblica cadano le limitazion­i agli spostament­i tra le Regioni, ma in queste ore nessun ministro si sbilancia nel confermare il liberitutt­i. Perché la riapertura dei confini regionali possa scattare senza rischi è necessario che il livello di contagi orimanga lo stesso di questa settimana, dunque pari tra tutte le zone d’italia. Lo ha confermato ieri sera al Tg1 lo stesso ministro Boccia: « Il criterio per la riapertura sarà il numero dei contagi. Finora stiamo ottenendo risultati straordina­ri grazie ai sacrifici fatti dagli italiani. Noi ci auguriamo che ci sia un basso rischio in tutta Italia altrimenti sarà inevitabil­e prendere il tempo che serve. Mercoledì, giovedì e venerdì il ministro Speranza farà le sue valutazion­i e poi ci sarà un Cdm per un’ultima valutazion­e sulla mobilità tra le regioni » . Da qui a venerdì si valuterà l’andamento dei dati per intervenir­e tempestiva­mente ed evitare di creare squilibri. E soprattutt­o sir innoverann­o gli appelli a devitare assembrame­nti o comunque situazioni che possano far nuovamente aumentare i contagi. « Senza i primi dati successivi al 18 maggio, nessuna valutazion­e è realisti ca—invita alla cautela Speranza — I dati dopo il 4 maggio, che o rasi stanno consolidan­do, sono incoraggia­nti » . Ma a sentire il ministro della Salute il 18 maggio, giorno in cui hanno rialzato le saracinesc­he negozi, bar e ristoranti, « è molto più impegnativ­o in termini di nuove possibilit­à di contagio » .

Maggiori restrizion­i

Le 36 pagine del documento con le nuove linee guida sono precedute da un paragrafo dal titolo « Scopo e principi generali » in cui i presidenti delle Regioni chiariscon­o che « in base all’evoluzione dello scenario epidemiolo­gico le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittiv­o ». Oggi si riunisce il Comitato tecnico scientific­o che dovrà analizzare quanto accaduto sino ad ora, esaminare i dati relativi ai vari settori che hanno riaperto e stabili rese ci siano« correzioni» da fare. Mala giornata chiave sarà venerdì 29 maggio. Quel giorno arriverà il monitoragg­io del ministero della Salute con i dati sui contagi Regione per Regione e lo stato delle strutture sanitarie

Gli scienziati Oggi si riunisce il comitato tecnico scientific­o per fare il punto

ed è sulla base di quei numeri che il governo deciderà se confermare o meno la riapertura dei confini il 3 giugno. Tre le opzioni che Conte e i ministri stanno valutando: aprire su scala nazionale come programmat­o, differenzi­are tra Regioni, oppure, sperando ovviamente che non sia necessario, creare «zone rosse» oppure impedire l’ingresso a chi arriva da Regioni che non hanno pari contagio o consentirl­o solo a quelle confinanti. Ipotesi ancora sul tappeto, compresa quella che siano gli stessi governator­i a porre limitazion­i (quarantena obbligator­ia oppure test sierologic­o effettuato nell’ultima settimana) per i non residenti.

Circoli e campeggi

Nel documento delle Regioni vengono inserite le linee guida per i campeggi e circoli ricreativi. Per garantire la distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro (2 in caso di attività fisica) gli spazi e i percorsi dovranno essere riorganizz­ati. Potrà essere rilevata la temperatur­a all’ingresso e andranno privilegia­te le attività all’aria aperta e in «piccoli gruppi di persone». Se si gioca a bocce, ping pong o biliardo bisogna disinfetta­rsi le mani e igienizzar­e gli oggetti, come racchette e palline. È vietato il gioco delle carte, perché disinfetta­rle a ogni turno non è possibile.

Negozi e vestiti

La novità sono le regole da rispettare quando si tocca la merce, per esempio per sentire la consistenz­a di un tessuto o per visionare un oggetto. «Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazi­one del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligator­ia la disinfezio­ne delle mani prima della manipolazi­one della merce. In alternativ­a, dovranno essere a disposizio­ne della clientela guanti monouso da utilizzare obbligator­iamente». Anche i mercati all’aperto devono rispettare le norme anti-virus, il che potrebbe penalizzar­e i mercatini delle pulci. Si legge infatti nel documento delle Regioni: «Ove ne ricorra l’opportunit­à, i Comuni potranno altresì valutare di sospendere la vendita di beni usati».

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Una delle spiagge di Castiglion­e della Pescaia ( Grosseto). Qui sopra l’intestazio­ne della lettera scritta dalle Regioni al governo per chiedere un confronto immediato sulle norme per far ripartire cinema e spettacoli dal vivo e servizi per l’infanzia e l’adolescenz­a
( Lapresse) Domenica al mare Una delle spiagge di Castiglion­e della Pescaia ( Grosseto). Qui sopra l’intestazio­ne della lettera scritta dalle Regioni al governo per chiedere un confronto immediato sulle norme per far ripartire cinema e spettacoli dal vivo e servizi per l’infanzia e l’adolescenz­a
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