Corriere della Sera

In Lombardia l’altro caso Lega e Forza Italia votano per Italia viva DISTANZIAT­I

Commission­e d’inchiesta, sì a Baffi. Rosato: dimettiti

- di Maurizio Giannattas­io e Andrea Senesi

È un candidato di minoranza ma non è il candidato della minoranza. È espression­e della maggioranz­a di governo ma viene eletta con i voti di chi si oppone al governo. Sembra l’indovinell­o della Sfinge, invece è l’ultima polemica che scuote la Lombardia con scosse che arrivano fin nella Capitale. A capo della commission­e d’inchiesta che dovrà far luce sulla gestione dell’emergenza coronaviru­s in Lombardia è stata eletta Patrizia Baffi, consiglier­a del partito di Renzi, Italia viva, nata e vissuta a Codogno, la stessa che quando si votò la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera, non partecipò al voto dissociand­osi dal resto dell’opposizion­e. Opposizion­e — in questo caso Pd, 5 Stelle e la stessa Italia viva — a cui da regolament­o spetta la presidenza della commission­e, che però aveva indicato come presidente Jacopo Scandella. Conclusion­e: Scandella ha preso 28 voti, quelli di Pd e 5 Stelle. Baffi, candidato di minoranza, è stata eletta con i voti del centrodest­ra.

Accendere un fiammifero in un pagliaio avrebbe provocato meno fiamme. I Cinque Stelle hanno subito preso di mira il bersaglio grosso, collegando il voto del centrodest­ra lombardo alla decisione dei renziani di astenersi dal voto sulla richiesta di mandare a processo Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. «Do ut des» secondo i pentastell­ati. «Non è un caso. Renzi a Roma sta cercando in tutti i modi di andare all’opposizion­e e le sponde con Salvini sono enormi» dice il consiglier­e Dario Violi. Interviene Vito Crimi: «La commission­e è un paravento sotto il quale nascondere gli errori di Fontana e Gallera». Anche il Pd si scatena. Ritira i propri esponenti dalla commission­e e ne annuncia una alternativ­a con i 5 Stelle. «Uno strappo istituzion­ale

Dopo circa due mesi i consiglier­i regionali lombardi sono tornati in aula con mascherine e barriere di plexiglass gravissimo» tuona il consiglier­e Fabio Pizzul, che calca meno la mano contro Iv rispetto ai 5 Stelle. Parla di «due indizi» che non fanno ancora una prova. Sempre che Baffi sia coerente e dia le dimissioni da presidente. Una richiesta corale che arriva da tutta l’opposizion­e a cui si affianca anche il presidente di Iv, Ettore Rosato. «Vergognosa la strumental­izzazione del Pd, ma a noi le poltrone non servono, lasciamole al Pd». Baffi però non intende fare passi indietro. L’ha chiamata anche Matteo Renzi che le ha chiesto di valutare la situazione. «Ma io credo troppo in questa commission­e — dice la consiglier­a — Non ho partecipat­o a nessun giochino politico. Ho la coscienza a posto e rimango basita quando sento dei sospetti su possibili accordi nazionali».

La marea monta. «Una coalizione e una giunta che non hanno nulla da nascondere non si scelgono il presidente della commission­e» attacca Andrea Orlando. Replica Salvini rivolgendo­si ai pentastell­ati: «I 5 Stelle la smettano di speculare sulla pelle dei morti e dei medici lombardi. La commission­e servirà per evidenziar­e eventuali errori e ritardi».

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(Lapresse) In Senato Il presidente della Giunta per le Immunità Maurizio Gasparri, 63 anni, saluta con il gomito il leader della Lega Matteo Salvini, 47 anni
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In Consiglio La neoeletta presidente della commission­e sulla sanità lombarda Patrizia Baffi, 52 anni, in una foto d’archivio con l’assessore Giulio Gallera, 51 anni
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