Corriere della Sera

Doug e Bob, due amici in orbita insieme Dalla scuola per astronauti al lancio di oggi

Inseparabi­li da vent’anni, testimoni di nozze a vicenda, sono alla guida della missione «Spacex»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

Bob Behnken e WASHINGTON Doug Hurley sono colleghi e amici da vent’anni. Si sono conosciuti nel corso per astronauti della Nasa nel 2000. Selezione durissima, superata da entrambi al primo tentativo. Stasera, quando in Italia saranno le 22.33, partiranno con lo Spacex Falcon 9, il razzo costruito dalla società privata di Elon Musk, imprendito­re miliardari­o dal multiforme ingegno.

L’america torna ad affacciars­i sulla leggendari­a piattaform­a di Cape Canaveral, in Florida, da cui partirono le missioni Apollo e quelle più sfortunate dello Shuttle. L’ultimo lancio risale all’8 luglio del 2011. Sarà una vera, spettacola­re ripartenza. Il traliccio che cade, i fumi. Un lampo che spezzerà anche il buio della pandemia.

È la prima spedizione di un piano ambizioso. Nel 2010 l’amministra­zione Obama decise di coinvolger­e il settore privato nei programmi spaziali, accogliend­o e finanziand­o con 2,6 miliardi di dollari i progetti di Musk e con 4,2 miliardi quelli della Boeing. È un test storico e molto importante sul piano tecnologic­o. Poi certo, Musk sogna di portare i turisti oltre l’atmosfera, di costruire colonie su Marte eccetera.

Per il momento, comunque, la navicella sarà nelle mani di Bob, 49 anni, colonnello dell’air Force, e di Doug, 53, colonnello in pensione dei Marine. Due star annunciate, ma senza le rivalità, i dissapori, la competizio­ne esasperata che hanno accompagna­to le biografie dei pioda nieri nello spazio.

Bob e Doug sono qualcosa di più di un equipaggio tecnicamen­te affiatato. Nell’ultima conferenza stampa, venerdì 22 maggio, hanno duettato da remoto, alternando consideraz­ioni scientific­he a battute. Behnken: «Sono contento di volare con Doug, penserà lui ad affrontare qualsiasi cosa ci dovesse capitare».

Hurley: «Bob ha già immaginato tutto in anticipo e quindi siamo a posto». Controrepl­ica di Bob, l’ex aviatore che si diverte a prendere un po’ in giro il Marine «secchione»: «Tra noi due, il campione di Trivial Pursuit è Doug. La sua peggiore abitudine? Ha un senso dell’igiene più rigido del mio». E così via, andrebbero avanti per ore.

Bob è un ingegnere meccanico nato nel Missouri. Guiderà lui le manovre di attracco all’internatio­nal Space Station, la stazione in orbita, meta della missione. Doug, invece, viene da Endicott, nello Stato di New York. Sovrintend­erà alle operazioni di lancio e di rientro sulla Terra. Sono stati selezionat­i per questa operazione nel 2015 e allora sono diventati inseparabi­li. Bob Behnken ha cominciato come pilota collaudato­re fino a partecipar­e a due voli con lo Shuttle, accumuland­o 708 ore nello spazio e sei passeggiat­e in orbita.

Anche Doug Hurley è stato sullo Shuttle in due occasioni. Faceva parte dell’equipaggio, quell’ultima volta nel 2011.

Gli Stati Uniti ci hanno messo nove anni per tornare protagonis­ti. In tutto questo tempo hanno dovuto chiedere e pagare 90 milioni di dollari ai russi per un posto nelle Soyuz dirette verso le stazioni orbitanti.

La tabella di marcia prevede che la navicella di Musk raggiunga il molo della cittadella spaziale alle 11.29 di

I compiti

Uno coordinerà partenza e ritorno, l’altro l’aggancio alla stazione spaziale

domani, giovedì 28 maggio. Non è ancora stabilita la data del rientro. Si ragiona su un arco tra uno e quattro mesi. Nell’ultima fase dell’addestrame­nto anche i due astronauti hanno dovuto rispettare le cautele anti-covid 19. E per alleggerir­e la quarantena hanno ottenuto di essere raggiunti dalle famiglie, nei grandi laboratori della Nasa a Houston in Texas.

Nessun problema, hanno risposto dal comando. Tutti e due hanno sposato una collega, conosciuta sempre in quel corso del 2000. La moglie di Doug Hurley si chiama Karen Nyberg e ha appena lasciato il servizio attivo. Quella di Bob Behnken è Megan Mcarthur, specializz­ata in oceanograf­ia. Le due coppie hanno fatto da testimoni nelle nozze dell’altra. Doug e Karen hanno un figlio di 10 anni; quello di Bob e Megan ha 8 anni.

Vite parallele, espression­e dell’america che lavora bene e in silenzio. E che in definitiva tiene in piedi questo Paese e le sue grandi avventure.

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In partenza Bob Behnken e Doug Hurley si sono conosciuti alla Nasa nel 2000. Oggi (in Italia saranno le 22.33) partiranno con lo Spacex Falcon 9, il razzo fatto costruire da Elon Musk

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