Corriere della Sera

I cani, il vino, la Sicilia Addio a Peter Sloan, l’insegnante d’inglese che amava l’italia

Stroncato da un infarto, sabato era atteso a Zelig

- Felice Cavallaro

MENFI (AGRIGENTO) Lo avevano contattato per tornare in tv, a Zelig Covid Edition, la maratona di sabato prossimo con 300 artisti presentati da Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. Ma non ci sarà John Peter Sloan, 51 anni, artista versatile, attore, cantante, scrittore, in passato comico di Zelig e straordina­rio insegnante di inglese. Non ci sarà perché un infarto se l’è portato via a Menfi, nel suo paradiso siciliano dove viveva fra gli ulivi, a due passi da un mare incantevol­e, catturato dal fascino di questo Eden amato soprattutt­o dagli stranieri e conquistat­o dagli occhi dolci di Asia Gagliano, la sua compagna, vent’anni di meno, pronta a condivider­e tutto. Compresa la sede distaccata della scuola di inglese con cui Sloan s’era fatto conoscere per i suoi metodi gioiosi, insegnando la lingua dei suoi genitori da Milano a Roma. Un approccio del tutto originale, che lo aveva portato non solo a calcare i palcosceni­ci televisivi nazionali (da Quelli che il calcio a La Vita in diretta, fino a Report di Milena Gabanelli); ma anche a realizzare una notevole produzione «didattica» (libri, video, cd).

Tutto con lui diventava divertente, come capirono in molti già negli anni Novanta quando John Peter, giovanissi­mo, cominciò a girare per l’europa con una chitarra sotto braccio, da frontman dei «The Max», gruppo rock rimasto attivo fino al 2000. Che è poi l’anno della svolta: quello in cui nasce sua figlia, oggi ventenne e residente a Londra e in cui lui estrae dal cilindro l’idea di insegnare l’inglese. È da lì che nascono i libri, gli interventi comici, gli eventi teatrali. Un vulcano, come sa bene la sua agente, Stefania Milanesi, in lacrime: «I suoi malesseri, asma ed enfisema, non sembravano niente di preoccupan­te. Poi, la crisi, la corsa in ospedale, ma non c’è stato nulla da fare».

A dare la notizia sono stati gli attori Maurizio Colombi e Hector Pacton, suoi amici, via Facebook: «Un grande cantante, un creatore, un attore, un comico, un insegnante unico, una persona fra le più intelligen­ti mai conosciute...», hanno scritto. E Giancarlo Bozzo, direttore artistico di Zelig: «Entusiasta della vita, dal punto di vista artistico ha coniato questa capacità di insegnare in allegria, cosa che sarebbe utile alla scuola italiana». Alla sua Asia non è rimasto altro da fare che avvertire la figlia dal vuoto della villetta di contrada Fiori, la località balneare circondata dai vigneti sulla collina. Appunto, l’eden che Sloan voleva raccontare anche con una fiction sul vino, pensando di fare recitare la mamma di Asia, come racconta uno dei primi a manifestar­e il cordoglio degli amici di Menfi, l’architetto palermitan­o Riccardo Agnello, da anni impegnato nella rinascita di quest’area. Si era rivolto ad Agnello pure Sloan: «Voleva che facessi un progetto per ristruttur­are la casetta dove da alcuni anni viveva con Asia. Per ogni scelta indicava Asia: “Parla con lei per i dettagli. Qui è lei il marito e io sono la moglie...”».

All’isola Sloan dedicò un film: Smith di Sicilia. Il teatro, al di là del palcosceni­co di Zelig, restava il suo modo per raggiunger­e da protagonis­ta e regista gli studenti amanti della lingua inglese o gli stranieri trasferiti­si in Italia. Anche quello un modo per saldare il rapporto fra l’inghilterr­a della madre, l’irlanda del padre e la sua nuova terra. Ne aveva parlato negli ultimi giorni pure con una giornalist­a di Menfi, Francesca Capizzi, che avrebbe voluto coinvolger­e in un progetto: «Gli ultimi messaggi vocali sono di pochi giorni fa. Ne avevamo discusso nella sua villetta dove vedevo sempre Asia impegnatis­sima con gruppi di cani randagi salvati per strada». Animalisti convinti entrambi. Prova di una sensibilit­à grande. Anche questo un dettaglio che lascia intuire quanto ampio sia il vuoto lasciato fra vigneti e ulivi dove nessuno più considerav­a Sloan uno straniero.

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(Fotogramma) Icona british John Peter Sloan, 51 anni, di Birmingham, attore, scrittore e insegnante di inglese, ripreso nel suo pub Sloan Square a Milano. Si è spento a Menfi (Agrigento), dove aveva una scuola di inglese
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John Peter Sloan, nato a Birmingham il 27 febbraio 1969, è stato attore teatrale, autore di libri dedicati all’apprendime­nto dell’inglese, e anche comico. Tante le apparizion­i in television­e, da Quelli che il Calcio a Zelig
Volto noto della tv John Peter Sloan, nato a Birmingham il 27 febbraio 1969, è stato attore teatrale, autore di libri dedicati all’apprendime­nto dell’inglese, e anche comico. Tante le apparizion­i in television­e, da Quelli che il Calcio a Zelig

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