I soldi o scatta l’ingiunzione
Si cerca una soluzione con Dazn e Img. Fronte Lotito: inchiesta della procura federale
Il pallone va allo scontro con le tv. Dopo che i broadcaster non hanno versato l’ultima rata dei diritti televisivi (ballano 230 milioni e molti club hanno già scontato dalle banche la quota relativa), il Consiglio di Lega ieri ha deliberato di procedere oggi con il decreto ingiuntivo nei confronti di Sky, arroccata nella posizione di ottenere uno sconto per la prossima stagione.
Discorso diverso concerne invece Dazn e Img che pur non avendo pagato a inizio mese la sesta rata si sono limitati a chiedere una dilazione. Solo se gli imminenti colloqui fra l’ad Luigi De Siervo e gli stessi licenziatari non produrranno una schiarita nelle trattative, anche la partita fra la Confindustria del pallone con Img e Dazn proseguirà in tribunale.
A nulla sono valsi i tentativi di mediazione fra le parti degli ultimi giorni (a qualche club non sembra una buona idea fare la guerra al principale cliente): così questa mattina dopo che si sarà riunita la commissione diritti tv, sia la Lega sia i singoli club, molti di loro alle prese con enormi problemi di flussi di cassa, emetteranno l’ingiunzione di pagamento a Sky. Il clima con le televisioni è rovente e di certo l’auspicio del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora di poter regalare agli italiani la diretta gol delle gare anche ai non abbonati delle pay tv non aiuta. Se ne discuterà domani sera alle 18.30 quando il ministro riceverà il presidente federale Gabriele Gravina e il presidente di Lega Paolo Dal Pino. Sarà il giorno cruciale per conoscere le date del restart del campionato, su cui ieri ha lavorato il cda di via Rosellini. Se venisse confermato il 13 giugno come il giorno di ripresa della stagione (in deroga al Dpcm che prevede il divieto di eventi sportivi fino al 14) per venire incontro al desiderio del ministro di dar sollievo agli italiani con sfide visibili a tutti, si potrebbero calendarizzare subito le due partite di Coppa Italia, Juventus-milan e Napoli-inter, in programma sulla Rai e capaci di catturare milioni di tifosi.
Se il fischio d’inizio fosse spostato al 20 non ci sarebbero più slot disponibili per la coppa: in ogni caso molte società spingono per disputare i quattro recuperi prima della 27ª giornata. Le nuove finestre orarie, assecondando i pareri dei giocatori poco inclini a scendere in campo di pomeriggio in estate, sarebbero alle 17, 19.15 e 21.30. Venerdì l’assemblea dovrà ratificare il calendario definitivo.
Intanto, fra caos e incertezza sulla ripartenza, ieri la Procura federale ha aperto un’inchiesta che coinvolge il presidente Claudio Lotito e il giocatore laziale Zarate. Dopo aver appreso le anticipazioni di un servizio de Le Iene relativo alle dichiarazioni di Luis Ruzzi, agente nel 2008 dell’attaccante argentino, dalle quali emergono presunte irregolarità nelle modalità di pagamento dello stipendio con possibili violazioni della disciplina fiscale e di redazione dei bilanci della società, il capo della Procura, Giuseppe Chinè, ha aperto un procedimento. Non è l’unico comportamento di Lotito sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati federali: le partitelle in allenamento e le frasi sibilline su Juventus-inter sono ancora al vaglio degli inquirenti. Il servizio alle Iene andrà in onda la prossima settimana per concedere al presidente della Lazio diritto di replica.