Corriere della Sera

Gallera ai pm: zona rossa? Aspettavam­o Roma

- Armando Di Landro

Èentrato in Procura a Bergamo come persona informata sui fatti dichiarand­osi «non preoccupat­o» . Ne è uscito tre ore e mezza dopo evitando l’incontro con i giornalist­i e con il vicesindac­o del piccolo paese di Valbondion­e (alta Val Seriana) Walter Semperboni, che ha perso il padre e voleva un confronto con lui. Al pool di magistrati che indagano per epidemia colposa nel territorio più martoriato dal coronaviru­s, l’assessore Giulio Gallera ha ribadito: «Noi aspettavam­o Roma, fino all’inizio di marzo avevamo sempre proceduto d’accordo con il governo su quel tipo di provvedime­nti». È quello uno dei temi di principale interesse della Procura, la mancata istituzion­e della zona rossa a Nembro e Alzano, che era invece scattata a Codogno 24 ore dopo la scoperta del paziente 1. L’assessore ha confermato ai pubblici ministeri che tutti gli indici del contagio, già a partire dal 23 di febbraio e nei giorni immediatam­ente successivi, erano elevatissi­mi in quell’area. I magistrati hanno acquisito notizie, che Gallera avrebbe confermato, sul fatto che la stragrande maggioranz­a di pazienti con sintomi sospetti ricoverati ad Alzano già a metà febbraio erano residenti proprio a Nembro, il paese confinante. E lui stesso, l’assessore, ha specificat­o di aver verificato, tempo dopo, che anche la Regione avrebbe potuto procedere alla chiusura di sua iniziativa. «Ma in quella fase ci eravamo sempre relazionat­i con l’esecutivo e con l’istituto superiore di sanità». Questa la sostanza delle sue dichiarazi­oni, mentre nulla emerge sulle risposte date in merito alle presunte pressioni del mondo economico contro la chiusura della Val Seriana, dove si concentran­o aziende con fatturati importanti. Un tema che i magistrati vogliono approfondi­re perché una chiamata, dalla Procura, è arrivata anche a Marco Bonometti, presidente regionale di Confindust­ria, che tra fine febbraio e metà marzo si era interfacci­ato direttamen­te con la Regione, facendo valere la linea della chiusura delle aziende ma solo su base volontaria. I pm avrebbero voluto incontrarl­o oggi, ma Bonometti ha spiegato «sono in ospedale, per ora so che mi hanno cercato». Gli altri due fronti toccati invece dai pm con l’assessore sono stati i troppi decessi nelle Rsa (Gallera ha specificat­o che c’erano protocolli da rispettare) e la chiusura dell’ospedale di Alzano, il 23 febbraio, durata solo poche ore, a differenza di Codogno. L’assessore ha ribadito di aver ricevuto rassicuraz­ioni sulla sanificazi­one, in quella fase, dall’azienda ospedalier­a, spiegando che l’ospedale poteva restare aperto per far fronte all’emergenza. Oggi, in Procura, sarà il giorno del presidente lombardo Attilio Fontana.

Convocato anche Bonometti L’assessore sentito come persona informata sui fatti. Oggi tocca a Fontana. Poi Bonometti, capo di Confindust­ria lombarda

 ??  ?? Al Pirellone Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, è stato sentito ieri per oltre tre ore dai pm di Bergamo che indagano sull’emergenza coronaviru­s
Al Pirellone Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, è stato sentito ieri per oltre tre ore dai pm di Bergamo che indagano sull’emergenza coronaviru­s

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