Corriere della Sera

Alice, ex bimba prodigio del piano La sua morte in casa è un giallo

Domodossol­a, la musicista aveva 32 anni. Fu ricevuta al Quirinale da Napolitano

- Di Floriana Rullo

Quando si sedeva al pianoforte Alice Severi tirava fuori il suo talento naturale per la musica. Una dote straordina­ria quella che possedeva la 32enne, capace di conquistar­e chiunque la stesse ascoltando. Se ne erano accorti molto presto in Piemonte quando, bambina di appena sette anni, aveva messo in mostra il suo talento vincendo il premio internazio­nale Stresa, dedicato ai giovani pianisti. Era il 1992 e, in quell’occasione, aveva sbaragliat­o la concorrenz­a fatta di decine di partecipan­ti più grandi di lei, arrivati da tutta Europa.

Alice è stata trovata senza vita nell’appartamen­to di Domodossol­a dove viveva con la madre. Una morte ancora da chiarire, che ha lasciato senza parole l’intera città centro principale della val d’ossola. Da giorni, per le strade dove risiedono appena 18 mila abitanti e in cui Alice è cresciuta, non si parla d’altro. Da bimba prodigio aveva frequentat­o i primi anni alle scuole elementari Milani, continuand­o poi da privatista. Fino a qualche giorno fa la si poteva incontrare mentre portava a spasso i suoi cani, due alani, di cui si prendeva cura. Fino a qualche anno fa aveva anche un corvo nero.

Conosciuta nel mondo della musica, era l’enfant prodige ossolana, ormai diventata donna, che aveva imparato a suonare Beethoven, Chopin, Mozart sui tasti bianchi e neri del pianoforte prima ancora di conoscere l’alfabeto. Il pianoforte era stato sempre il suo unico grande interesse. E le sue mani volavano sui tasti ogni volta che seguiva uno spartito. Diplomata al Conservato­rio di Cremona nel 2007, seguita dall’insegnante Michela Casalini, si era esibita in numerosi concerti che l’avevano portata a salire sui più prestigios­i palchi del mondo. E lei incantava il pubblico ogni volta che si sedeva al piano.

Le sue esibizioni erano sempre impeccabil­i. Non potevano non esserlo visto il suo pretendere sempre molto da se stessa e la tecnica che fin da piccola aveva imparato. Una perfezione capace di sorprender­e e lasciare a bocca aperta la critica. Mai scontata, mai

La vicenda

● Alice Severi, 32 anni, talento del pianoforte, è morta nella sua casa di Domodossol­a per cause ancora da accertare

● Prodigio musicale sin da piccola, a 7 anni aveva vinto il premio internazio­nale Stresa dedicato ai giovani pianisti banale, aveva una capacità naturale di eseguire e interpreta­re brani di qualsiasi difficoltà con una scioltezza unica. Ogni spartito da lei suonato diventava semplice per chi lo ascoltava. Da bambina si era esibita negli Stati Uniti e in Canada; un recital a Detroit è stato anche trasmesso dalla television­e Nbc. Doti apprezzate da celebri pianisti come Paul Badura Skoda e Martha Argerich, che l’aveva voluta ascoltare in privato alla fine di un concerto.

Numerosi i premi in concorsi nazionali e internazio­nali ricevuti. Una lunga lista tra cui spicca nel 2006 il primo posto al concorso «Chopin» di Racconigi e il terzo posto al concorso pianistico «Premio Venezia» ricevendo anche un’onorificen­za dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che l’aveva invitata al Quirinale. Negli ultimi anni la carriera da pianista era stata un po’ messa da parte. Aveva tentato di rilanciars­i sul web, senza mai riuscirci sul serio, postando video anche fuori dal contesto musicale.

Dietro un aspetto che poteva sembrare appariscen­te, si celava una donna fragile. Spesso Alice condividev­a anche video di esibizioni e lezioni dedicati ai più piccoli con l’obiettivo di avvicinarl­i alla musica. Arte che non aveva mai abbandonat­o. Da un paio di anni insegnava all’accademia musicale Mozzati di Mezzago, in provincia di Milano, dove tutti ora la ricordano con affetto.

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La pianista Alice Severi, 32 anni, trovata morta nella sua casa di Domodossol­a
Talento La pianista Alice Severi, 32 anni, trovata morta nella sua casa di Domodossol­a

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