Il bus del «Corriere», per ripartire con la scuola
Il progetto
● «Campbus a distanza», evento trasmesso in streaming all’interno della Digital Week di Milano, è stato il calcio di inizio di un progetto che vuole collaborare con la scuola per spingere la didattica in un futuro dove il digitale sarà sempre più protagonista. Campbus di Corriere è un laboratorio su ruote che da settembre sperimenterà con docenti e studenti nuove forme di insegnamento. Per info: www.campbus. corriere.it
Secondo una rilevazione fatta a marzo dal Comune di Milano sui 75 istituti comprensivi della città, praticamente il 100% delle scuole è riuscita ad attivare forme di didattica online per sopperire alla chiusura fisica. Diversa la risposta delle famiglie: un cumulativo 43% ha avuto difficoltà a seguire lo spunto delle scuole. Per mancanza di computer/tablet da dedicare ai figli o di connessioni funzionali. Non è stato facile sostituire la scuola in presenza con la didattica a distanza: il 94% delle scuole ha segnalato problemi, appunto il dialogo con le famiglie (40%) ma anche piattaforme non ancora pronte (21%). «La tecnologia ha potenzialità straordinarie ma non potrà mai sostituire la parte umana e di relazione», ha spiegato Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione digitale del Comune di Milano. «Tuttavia quello che io chiamo lo shock digitale che ci ha colpito in questo periodo di chiusura ha dato un’accelerata al processo di innovazione, della scuola e non solo, dal quale sarebbe un peccato tornare indietro».
Fare tesoro di quanto è stacostruito — pur in modo non organico — e traghettarlo da settembre in un ripensamento dell’educazione in Italia è stato il tema di «Campbus a Distanza», l’evento in streaming del Corriere della Sera con oltre 500 mila contatti. Al fianco di Cocco l’assessora all’istruzione ed Educazione, Laura Galimberti. Le due rappresentanti istituzionali hanno dialogato, in virtuale, con una rappresentanza degli studenti di 4 scuole: i licei Parini e Cremona e gli istituti Galilei-luxemburg e Molinari. «Quanto accaduto L’azione in vista di settembre te sia riuscita a mantenere vive Tutti a bordo in queste settimane in un certo sarà congiunta, tra istituzioni anche le connessioni emotive». Barbara senso ci ha permesso di fare e aziende. «Se l’emergenza Gli ha fatto eco Luca Stefanelli, le prove per il nuovo anno», fosse intervenuta anche Rossi, vicepresidente di Lenovo: vicedirettrice ha spiegato Galimberti. «Siamo solo 6 anni fa, quando c’era il «Si è verificata un’accelerazione vicario stati vicini alle famiglie 3G, ci saremmo trovati tutti a del percorso di digitalizzazione del Corriere,a con maggiori difficoltà e abbiamo vivere come degli eremiti», ha che gli analisti definiscono destra, e capito che il digital divide detto Aldo Bisio, amministratore un trend secolare», Federico Cella, è profondo, anche in una delegato di Vodafone Italia. ha spiegato. «Quello che abbiamo responsabile città come Milano. E che sarà «Al di là dell’aspetto funzionale vissuto in questi giorni di Corriere una delle aree di intervento della connettività, è rimarrà nelle nostre abitudini, Tecnologia 94% 43% più importanti da sostenere». importante notare come la reto in un mondo che non sarà Le scuole milanesi La quota che, pur avendo attivato lezioni online, di famiglie milanesi che a marzo hanno riscontrato problemi di varia non aveva computer o connessione per natura con la didattica a distanza le lezioni online esclusivamente connesso, ma che necessariamente sarà diverso da prima».
Una nuova normalità che sarà anche quella dell’educazione. Le quattro scuole di «Campbus», da settembre e con tempi e modi sicuri, lavoreranno a bordo di un bus a due piani assieme al Corriere per sperimentare con studenti e docenti nuove modalità di didattica da affiancare a quella tradizionale. Un lascito di questa fine di anno scolastico che farà da trampolino per quello nuovo: lo hanno raccontato anche ipantellas, il duo comico composto da Daniel Marangiolo e Jacopo Malnati che con i video dedicati alla didattica a distanza hanno costruito il record di 5 milioni di iscritti al canale Youtube. «Ce l’ha raccontato la nostra community, vivere la scuola a distanza è stata dura. Ma ha anche creato un sentimento di comunità e di voglia di relazione che farà tornare tra i banchi con nuove motivazioni». Un buon auspicio per il domani della scuola italiana.
@Vitadigitale