Corriere della Sera

Il bus del «Corriere», per ripartire con la scuola

- Federico Cella

Il progetto

● «Campbus a distanza», evento trasmesso in streaming all’interno della Digital Week di Milano, è stato il calcio di inizio di un progetto che vuole collaborar­e con la scuola per spingere la didattica in un futuro dove il digitale sarà sempre più protagonis­ta. Campbus di Corriere è un laboratori­o su ruote che da settembre sperimente­rà con docenti e studenti nuove forme di insegnamen­to. Per info: www.campbus. corriere.it

Secondo una rilevazion­e fatta a marzo dal Comune di Milano sui 75 istituti comprensiv­i della città, praticamen­te il 100% delle scuole è riuscita ad attivare forme di didattica online per sopperire alla chiusura fisica. Diversa la risposta delle famiglie: un cumulativo 43% ha avuto difficoltà a seguire lo spunto delle scuole. Per mancanza di computer/tablet da dedicare ai figli o di connession­i funzionali. Non è stato facile sostituire la scuola in presenza con la didattica a distanza: il 94% delle scuole ha segnalato problemi, appunto il dialogo con le famiglie (40%) ma anche piattaform­e non ancora pronte (21%). «La tecnologia ha potenziali­tà straordina­rie ma non potrà mai sostituire la parte umana e di relazione», ha spiegato Roberta Cocco, assessora alla Trasformaz­ione digitale del Comune di Milano. «Tuttavia quello che io chiamo lo shock digitale che ci ha colpito in questo periodo di chiusura ha dato un’accelerata al processo di innovazion­e, della scuola e non solo, dal quale sarebbe un peccato tornare indietro».

Fare tesoro di quanto è stacostrui­to — pur in modo non organico — e traghettar­lo da settembre in un ripensamen­to dell’educazione in Italia è stato il tema di «Campbus a Distanza», l’evento in streaming del Corriere della Sera con oltre 500 mila contatti. Al fianco di Cocco l’assessora all’istruzione ed Educazione, Laura Galimberti. Le due rappresent­anti istituzion­ali hanno dialogato, in virtuale, con una rappresent­anza degli studenti di 4 scuole: i licei Parini e Cremona e gli istituti Galilei-luxemburg e Molinari. «Quanto accaduto L’azione in vista di settembre te sia riuscita a mantenere vive Tutti a bordo in queste settimane in un certo sarà congiunta, tra istituzion­i anche le connession­i emotive». Barbara senso ci ha permesso di fare e aziende. «Se l’emergenza Gli ha fatto eco Luca Stefanelli, le prove per il nuovo anno», fosse intervenut­a anche Rossi, vicepresid­ente di Lenovo: vicedirett­rice ha spiegato Galimberti. «Siamo solo 6 anni fa, quando c’era il «Si è verificata un’accelerazi­one vicario stati vicini alle famiglie 3G, ci saremmo trovati tutti a del percorso di digitalizz­azione del Corriere,a con maggiori difficoltà e abbiamo vivere come degli eremiti», ha che gli analisti definiscon­o destra, e capito che il digital divide detto Aldo Bisio, amministra­tore un trend secolare», Federico Cella, è profondo, anche in una delegato di Vodafone Italia. ha spiegato. «Quello che abbiamo responsabi­le città come Milano. E che sarà «Al di là dell’aspetto funzionale vissuto in questi giorni di Corriere una delle aree di intervento della connettivi­tà, è rimarrà nelle nostre abitudini, Tecnologia 94% 43% più importanti da sostenere». importante notare come la reto in un mondo che non sarà Le scuole milanesi La quota che, pur avendo attivato lezioni online, di famiglie milanesi che a marzo hanno riscontrat­o problemi di varia non aveva computer o connession­e per natura con la didattica a distanza le lezioni online esclusivam­ente connesso, ma che necessaria­mente sarà diverso da prima».

Una nuova normalità che sarà anche quella dell’educazione. Le quattro scuole di «Campbus», da settembre e con tempi e modi sicuri, lavorerann­o a bordo di un bus a due piani assieme al Corriere per sperimenta­re con studenti e docenti nuove modalità di didattica da affiancare a quella tradiziona­le. Un lascito di questa fine di anno scolastico che farà da trampolino per quello nuovo: lo hanno raccontato anche ipantellas, il duo comico composto da Daniel Marangiolo e Jacopo Malnati che con i video dedicati alla didattica a distanza hanno costruito il record di 5 milioni di iscritti al canale Youtube. «Ce l’ha raccontato la nostra community, vivere la scuola a distanza è stata dura. Ma ha anche creato un sentimento di comunità e di voglia di relazione che farà tornare tra i banchi con nuove motivazion­i». Un buon auspicio per il domani della scuola italiana.

@Vitadigita­le

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