Corriere della Sera

Via libera

L’incontro tra il ministro e i responsabi­li del calcio sancisce la ripartenza «Un segnale per l’italia» Il governo sblocca il campionato Si comincia con la Coppa Italia per avere partite in chiaro in tv ma le grandi non sono contente Oggi si definisce il

- Alessandro Bocci Monica Colombo

C’è il via libera. Il calcio riparte, anche se è difficile, forse impossibil­e, prevedere se arriverà in fondo a questa tormentati­ssima stagione. La svolta all’ora dell’aperitivo. Il governo, attraverso il ministro Vincenzo Spadafora, ha dato l’annuncio: «Il campionato riparte il 20 giugno, ma il mio auspicio è che nella settimana precedente si possa giocare la Coppa Italia».

Il premier Giuseppe Conte ha benedetto l’operazione ed è pronto a cambiare il decreto che vieta le manifestaz­ioni sportive, anche a porte chiuse, sino al 14. La prima partita post virus dovrebbe essere Juventus-milan, allo Stadium, il 13 giugno alle 20.45. Il giorno dopo si giocherà Napoli-inter e il 17, allo stadio Olimpico di Roma, è in programma la finale. «Tre grandi partite in chiaro», ha spiegato raggiante Spadafora, il regista di questa complessa operazione che allarga la platea dei telespetta­tori. Ma il ministro non ha abbandonat­o l’idea che anche il campionato possa avere una parte del suo prodotto in chiaro (la diretta gol): «Sono in corso contatti con i broadcaste­r, le prime interlocuz­ioni con Sky sono state positive. Vediamo se riusciamo a andare incontro alla passione degli italiani evitando gli assembrame­nti e mantenendo l’ordine pubblico».

La riunione decisiva, tanto attesa, è durata un’oretta scarsa. Gravina, presidente della Figc, ha ringraziat­o Spadafora per il decreto rilancio: «Il percorso non è stato facile, ma siamo pronti. Dateci il via libera». E così è stato. Anche la serie B ricomincer­à il 20 giugno, come la serie A, mentre la Lega Pro proverà a vedere se esiste la possibilit­à di far disputare i playoff e i playout, altrimenti il Consiglio federale procederà a cristalliz­zare la classifica.

Ma sono ancora molti i nodi da sciogliere. «E le criticità da superare», ha spiegato Tommasi dell’aic. Intanto si registra la rabbia delle milanesi per la scelta di ripartire con la Coppa Italia. Anche la Juve è seccata. Oggi alle 11.30 l’argomento verrà dibattuto nell’assemblea dei presidenti. Alternativ­e, però, non ce ne sono, se non quella di mandare a monte il trofeo nazionale. Per quanto riguarda il campionato resta il problema enorme della quarantena. Il Comitato tecnico scientific­o ha dato il via libera al protocollo studiato da Figc e Lega sulle partite, ma rimangono inalterate le disposizio­ni in caso di nuove positività. La speranza è che possano essere riviste prima che si cominci a giocare, altrimenti arrivare in fondo sarà dura perché la squadra che scoprirà un contagiato non potrà giocare per due settimane. «Se la curva muterà e il campionato sarà costretto a fermarsi di nuovo, la Figc mi ha assicurato che ha pronto un piano B, i playoff, e un piano C, la cristalliz­zazione della classifica”, ha spiegato Spadafora.

Questa mattina in assemblea gli argomenti non mancherann­o. Gli orari, per esempio. I calciatori non vogliono giocare prima delle 18. La Lega invece medita su tre finestre (17,15; 19.30 e 21.45). Soprattutt­o ci sarà da discutere su come ripartire. Prima che il ministro spingesse per promuovere la Coppa Italia, l’idea era di giocare subito i 4 recu

Spadafora

L’italia sta ripartendo ed è giusto che riparta anche il calcio. Smentiamo la storiella per cui il governo o io avessimo qualche dubbio

Gravina

È un messaggio di speranza per tutto il Paese. Un successo che condivido con Spadafora e tutte le componenti federali

peri della venticinqu­esima giornata. Adesso più di un club potrebbe spingere per mettere in scaletta la ventisette­sima giornata con dieci partite. Oggi sapremo.

Al netto dei malumori, resta la soddisfazi­one di chi pensa di aver messo un mattoncino importante sulla ripresa proprio nel giorno in cui la Premier ha annunciato che accenderà i motori il 17 giugno: «La ripartenza è un messaggio di speranza per il Paese», ha commentato Gravina. Dal Pino, suo alleato sin dal primo giorno, ha ringraziat­o Spadafora, che ha chiuso la giornata togliendos­i qualche sassolino dalle scarpe: «Oggi smentiamo le storielle secondo cui il governo e il sottoscrit­to avremmo avuto dei dubbi nel rispettare il calcio».

 ??  ?? Coppa Italia Semifinali di ritorno il 13 e il 14, il 17 si disputerà la finale 13 giugno 20 giugno Serie A
Si deve decidere se cominciare con i 4 recuperi della 6ª giornata o con l’intera 8ª giornata
Coppa Italia Semifinali di ritorno il 13 e il 14, il 17 si disputerà la finale 13 giugno 20 giugno Serie A Si deve decidere se cominciare con i 4 recuperi della 6ª giornata o con l’intera 8ª giornata
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