Meno malati. Oggi è il giorno di «Immuni»
ROMA Calano i nuovi casi: ieri ne sono stati registrati 355, contro i 416 del giorno prima. Calano anche in Lombardia (ieri 210, sabato 221), ma va sottolineato che dei 355 contagiati censiti ieri 221 sono nella regione più colpita, 54 in Piemonte (comunque in discesa rispetto agli 82 del giorno prima) e 31 in Emiliaromagna (in leggera risalita, sabato erano 20). I restanti casi sono soltanto 49 e sono distribuiti in tutta Italia; in 5 regioni i contagi in 24 ore sono pari a zero. La percentuale di crescita del contagio resta dunque allo 0,2, ma è la Lombardia a determinare la media nazionale. Va molto bene però a Milano città, dove ieri si sono registrati solo 13 casi in più rispetto al giorno prima.
Anche i decessi diminuiscono: 75 malati sono purtroppo morti ieri, ma il giorno prima erano stati 111. Diminuiscono infatti proprio in Lombardia, dove ieri hanno perso la vita a causa del virus 33 persone, un numero dimezzato rispetto ai 67 di sabato. Aumentano costantemente i dimessi, 1.874 persone in più rispetto a due giorni fa, per un totale di 157.507. Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza, perché sono stati sottoposti a tampone e regolarmente registrati, sono 42.075, una cifra che per fortuna continua a scendere (-1.616 rispetto a sabato) ed è il piatto della bilancia dei guariti a pesare molto più di quello dei deceduti sul saldo.
Restano in ospedale ricoverati con sintomi 6.837 pazienti, con una diminuzione di 293 persone rispetto a sabato, mentre sono 435 quelli in terapia intensiva (15 in meno rispetto al giorno prima). In Lombardia sono rispettivamente 3.131 (-176) e 170 (sabato erano 172). I casi attualmente positivi nella regione sono 20.996 (-813 rispetto a sabato, quando erano 21.809).
Da oggi, intanto, l’app Immuni per il tracciamento anticontagio dovrebbe poter essere scaricabile dagli store di Apple e Google. Il download dell’applicazione potrà essere effettuato da chiunque, ma il sistema sarà attivo solo nelle regioni che aderiranno alla fase di sperimentazione. Quelle interessate dovrebbero essere quattro: Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia. scatenato un putiferio. Nei giorni scorsi il primo cittadino di Avellino aveva emanato un’ordinanza meno restrittiva rispetto a quella del governatore, che prevede la chiusura alle 23 di bar e locali notturni. Di fronte alla richiesta di dimissioni ed alle polemiche da parte dello stesso Pd — in campo anche il deputato Piero De Luca, figlio di Vincenzo — oltre che del centrodestra, il sindaco di Avellino ha difeso la sua posizione: «C’è chi i giovani li demonizza senza ottenere risultati. Con loro sono a mio agio. E sabato sera ho fatto un sopralluogo per assicurarmi che la ripresa della movida avvenisse nel rispetto delle regole. Mi sono trattenuto con loro con fare scherzoso e goliardico».