Corriere della Sera

«Difficile sanare una lunga storia di abusi degli agenti»

- Alessandra Muglia

«La storia della polizia in Minnesota è costellata di abusi rimasti impuniti. Lo stesso agente Chauvin aveva già colleziona­to 18 denunce per uso eccessivo della forza ed era ancora in servizio». Jelani Cobb, firma del New Yorker per le questioni razziali, storico della Columbia University, risponde dalla sua casa a Harlem. Nemmeno l’attuale capo della polizia di Minneapoli­s, Medaria Arradondo, è riuscito a invertire la rotta. Lui stesso, che in passato aveva accusato il proprio dipartimen­to di tollerare il

d L’ondata di rabbia è per una ferita che si riapre: almeno tre gli episodi controvers­i in 5 anni

razzismo, si è ritrovato sotto assedio.

Arradondo è convinto che a scatenare la protesta siano stati «gruppi esterni». Che ne pensa?

«Può essere che i facinorosi arrivino da fuori, ma la cosa certa è che moltissimi residenti hanno preso parte alle proteste in forma pacifica. L’ondata di rabbia è per una ferita che si riapre. Negli ultimi 5 anni in quest’area ci sono state almeno tre sparatorie controvers­e: nel 2016 Philando Castile, afroameric­ano, è stato ucciso da un agente bianco sotto gli occhi di figlia e compagna che ha trasmesso tutto in diretta su Facebook. Il poliziotto è stato assolto. Un anno prima Jamar Clark, un altro nero, è stato freddato e i due agenti bianchi coinvolti furono soltanto messi in congedo retribuito. L’unico agente di Minneapoli­s a finire in galera per una sparatoria in servizio è guarda caso un afroameric­ano: Mohamed Noor, condannato a 12 anni per aver ucciso nel 2017 una donna bianca».

Chauvin è un bianco ed è stato arrestato: una svolta?

«Potrebbe esserlo soltanto se sarà condannato. Il Paese è provato da una carenza di leadership: la minaccia di Trump di sparare ai civili è dannosa quanto la sua uscita sulle iniezioni di disinfetta­nte contro il Covid».

Che epilogo immagina?

«I prossimi sviluppi dipenderan­no da quello che diranno i familiari della vittima, se per esempio chiederann­o la fine delle violenze in nome di George. Ma anche dagli arresti, se verranno fatti, degli altri tre poliziotti che erano con Chauvin».

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Jelani Cobb, 50 anni, docente della Columbia University
Professore Jelani Cobb, 50 anni, docente della Columbia University

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