Corriere della Sera

Così il Coronaviru­s ha trasformat­o gli spot dell’auto

- Sara Gandolfi

Ricomincia­re. Ripartire. Rimettersi in marcia. Sono gli imperativi che accompagna­no le nostre giornate dall’inizio della Fase Due. E la pubblicità li ha subito fatti suoi. Ripartire è un verbo perfetto per l’auto. Anche se la comunicazi­one dell’automotive non si è mai fermata, neppure durante il «lockdown». Come dimenticar­e il campione Alex Zanardi che con BMW prima ci ha invitato a non lasciarci abbattere — «i cambiament­i che ti stravolgon­o la vita sono sempre difficili da accettare, io ne so qualcosa» — e poi ci ha invitato «a un nuovo viaggio» sulla scia del concept elettrico i4. «L’idea iniziale era di portare un messaggio di resilienza al nostro interno: a venditori, concession­ari, meccanici, dipendenti. Abbbiamo però subito compreso che l’audience interna è molto simile ai nostri clienti e quindi Zanardi, da solo e su sfondo bianco, ha iniziato a dialogare direttamen­te con loro, in maniera semplice, con un messaggio positivo. Il secondo passaggio è stato proporre un modello di vita: inizia il nuovo viaggio che Alex sottolinea­va con il nostro prodotto», spiega Federico Izzo, direttore marketing di BMW. Con la riapertura dei concession­ari, ora si torna a proporre negli spot i modelli a quattroruo­te, Serie 1 e X1, ma il linguaggio della pubblicità è cambiato rispetto al pre-covid: «Il cliente si aspetta che un brand vada oltre il prodotto, che si impegni sui valori. Oggi è fondamenta­le avere una storia semplice e autentica; non sono più accettate le zone grigie, le furbizie. Anche il prodotto premium, come il nostro, deve fondarsi su valori essenziali, chiari e trasparent­i». Le parole chiave dei nuovi spot BMW? «Sostenibil­ità e accessibil­ità».

C’è chi invece ha scelto la strada del patriottis­mo, oggi tornato di moda. Il Gruppo FCA ha puntato molto sul suo essere «made in Italy». A partire da Jeep, brand americano di nascita e lucano d’adozione. Proprio lo stabilimen­to di Melfi, in Basilicata, dove si producono Renegade e Compass, è il teatro dello spot «Ripartiamo con orgoglio» affidato all’agenzia Leo Burnett. «Era ora di dare più profondità al messaggio e lo abbiamo fatto in due fasi: all’inizio per dare sostegno all’italia, senza immagini di prodotto, poi con la consapevol­ezza che è un dovere di tutto il sistema Italia supportare il prodotto nostrano — dice Cristiano Fiorio, chief marketing officer di FCA nella regione Emea — . In questo terribile periodo abbiamo imparato molto, ora anche le grandi aziende devono dar prova di sensibilit­à». La comunicazi­one digitale di Jeep, che anticipa l’arrivo dei modelli elettrific­ati, plug-in e hybrid prodotti a Melfi, punta proprio su questa nuova sensibilit­à, spiega Fiorio: «È un invito a preservare la natura nelle nostre città così come l’abbiamo vista rinascere durante i mesi di “lockdown”. Un messaggio votato alla sostenibil­ità, come quello che ha lanciato la nuova 500 elettrica con Leonardo Di Caprio testimonia­l d’eccezione».

Anche Lancia si affida alla sostenibil­ità per il ri-lancio di Ypsilon in versione mild-hybrid, con lo spot onirico dell’agenzia Armando Testa: «Abbiamo enfatizzat­o l’aspetto della rinascita, attraverso l’acqua, un riaffaccia­rsi con spirito diverso alla società. Ed è molto “individual­e”, con una sola protagonis­ta che passa dal sogno alla realtà di un mondo cambiato — spiega il direttore creativo Raffaele Balducci —. La pubblicità segue e asseconda la vita quotidiana. Di fronte al cambiament­o repentino dovuto alla pandemia, in generale si è passati da una prima fase rassicuran­te, a volte stucchevol­e, alla ripartenza, dando un nuovo valore al prodotto auto oggi più che mai visto come spazio privato, protetto, un guscio “cocoon” che è quasi una seconda casa. Per questo è importante oggi puntare sulla qualità della vita di bordo e sulle motorizzaz­ioni più consapevol­i, sulla spinta verso l’ibrido. Così come è utile sottolinea­re le migliori condizioni di acquisto, perché tutti in questo periodo hanno subito uno scossone economico. Se questi sono i contenuti, anche il tono del messaggio cambia: non è più tempo di vivere in grande, di raggiunger­e vette inesplorat­e, ma di riscoprire la semplicità, la bellezza di quello che ci sta davanti. Dobbiamo tornare a comunicare con semplicità, in mezzo alla gente, riscoprire lo story-telling».

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Alex Zanardi, testimonia­l BMW di #insiemeper­ripartire

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