Corriere della Sera

«Arrestate tutti o farete la figura degli idioti»

Il presidente ai leader degli Stati: «Non fate gli idioti». La Casa Bianca blindata dagli agenti

- Di Massimo Gaggi

«Se non reagite con la forza, se non dominate la situazione, diventeret­e lo zimbello del mondo: state già facendo la figura degli idioti»: il presidente Donald Trump invita i governator­i ad usare il pugno di ferro davanti alla protesta.

NEW YORK «Se non reagite con la forza, se non dominate la situazione, diventeret­e lo zimbello del mondo: state già facendo la figura degli idioti». È un Donald Trump furioso quello che ha affrontato ieri mattina in videoconfe­renza i governator­i degli Stati americani alle prese con proteste diurne che di notte diventano esplosioni di guerriglia urbana ormai diffuse in decine di città americane: disordini che, in qualche caso, fanno temere vere e proprie sommosse.

Trump, mai tenero nei giudizi, è da mesi in polemica coi governator­i per la gestione della crisi del coronaviru­s. Ora, ad alzare la temperatur­a c’è lo spettacolo di violenze e distruzion­i che scoppiano qua e là. Il presidente, da sempre deciso a proiettare un’immagine di forza e superiorit­à degli Stati Uniti in tutto il mondo, oggi è alla guida di un Paese in balìa di bande di saccheggia­tori notturni. E allora arriva l’eruzione di rabbia, coi concetti di ordine pubblico e convivenza civile ridotti alla nozione di dominazion­e: «Idioti, se non siete capaci di dominare perdete il vostro tempo e vi rendete ridicoli davanti al mondo».

Poi Trump ha preso di mira quelli che, dice, sono i veri registi della rivolta: «Altro che gruppi della supremazia bianca: questa è opera degli Antifa che noi dichiarere­mo organizzaz­ioni terroriste». In effetti questi nuclei della sinistra radicale e ribelle si sono moltiplica­ti e sono molto attivi nelle scene degli scontri, ma i gruppi genericame­nte definititi antifascis­ti non hanno una struttura ben definita e identifica­bile.

Comunque ormai i focolai sono ovunque e i governator­i messi sotto accusa da Trump non se ne stanno proprio con le mani in mano, visto che Del resto la tempesta ha investito anche la capitale con scontri tutte le notti davanti alla Casa Bianca, 60 agenti del servizio segreto (gli addetti alla sicurezza del presidente) feriti, e Trump che venerdì notte è stato costretto, per precauzion­e, a riparare con Melania e il figlio Barron nel bunker sotterrane­o costruito durante la Seconda guerra mondiale.

Non è chiaro se sia tornato nel bunker anche domenica

26 ben 26 Stati hanno chiesto Gli Stati che hanno chiesto l’intervento della Guardia nazionale per tenere sotto controllo le violente proteste l’intervento della Guardia nazionale.

notte, quando la protesta, ordinata di giorno, con le tenebre è diventata la copertura dei gruppi violenti che hanno incendiato anche la cripta della chiesa dei presidente, in Lafayette Square.

Il perimetro della Casa Bianca è stato difeso da guardie federali, ma la portavoce del presidente se l’è presa con la sindaca (nera) di Washington, Muriel Bowser: «Ha proclamato il coprifuoco ma solo dalle undici di sera a differenza di altre città che hanno cominciato molto prima e alle dieci si è scatenata la guerriglia con l’incendio della chiesa». Ieri sera il coprifuoco nella capitale è stato anticipato alle sette di sera, quando il sole è ancora alto. Servirà? Vedremo. Così come vedremo cosa succederà venerdì in Maine. Il governator­e aveva invitato Trump a rinviare la sua visita, visto il clima infuocato. Il presidente ha acceso un altro cerino: «Andrò proprio perché mi chiedono di non farlo».

Mick, Keith, Charlie e Ronnie stanno con tutti coloro che si oppongono al razzismo, alla violenza o al bigottismo Mick Jagger leader dei Rolling Stones

Il punto è soltanto uno: questo Paese è stato costruito sui corpi dei neri uccisi Spike Lee regista

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La famiglia presidenzi­ale — Donald, Melania e Barron Trump — nel prato sud della Casa Bianca
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Le città americane che hanno imposto il coprifuoco, oltre a tutto lo Stato dell’arizona, in risposta alle dimostrazi­oni di piazza
Washington La famiglia presidenzi­ale — Donald, Melania e Barron Trump — nel prato sud della Casa Bianca 42 Le città americane che hanno imposto il coprifuoco, oltre a tutto lo Stato dell’arizona, in risposta alle dimostrazi­oni di piazza
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L’abbraccio A Lexington, in Kentucky, un poliziotto abbraccia un manifestan­te durante una protesta ( Hermens/lexington Herald-ap)
 ??  ?? In ginocchio Il calciatore Marcus Thuram si inginocchi­a dopo aver segnato a Mönchengla­dbach in Germania (Ap/martin Meissner)
In ginocchio Il calciatore Marcus Thuram si inginocchi­a dopo aver segnato a Mönchengla­dbach in Germania (Ap/martin Meissner)
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Non respiro Un cartello con le ultime parole pronunciat­e da George Floyd prima di morire (Christian Murdock/the Gazette via AP)
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