Un coro di sì da maggioranza e opposizione: grande lezione
Ha avuto un grande impatto, il monito di ieri del Quirinale a «superare le divisioni» e a ritrovare «l’unità morale». E la risposta dei partiti è stata unanime e bipartisan: «Grazie al presidente Mattarella — ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini —. Non solo perché ha scelto di essere a Codogno (oggi alle 12, ndr) per la Festa della Repubblica, ma perché col suo appello alle istituzioni che devono comportarsi all’altezza del dolore degli italiani, ricorda a tutti che le vittime e la sofferenza non possono essere la scusa per attacchi politici».
«Dal presidente un’altra grande lezione in un momento difficile — ha scritto su Fb il segretario del Pd, Nicola Zingaretti —. Per la rinascita italiana c’è bisogno di concordia». E positivo è pure il giudizio del leader M5S, Vito Crimi:«le parole di Mattarella come sempre hanno toccato le giuste corde. Lo spirito di unità prima di tutto. L’italia di domani non sarà più la stessa, ma il cambiamento non deve intimorirci».
Un plauso convinto, poi, dalla presidente di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni («Se possibile, oggi siamo ancor più orgogliosi di essere italiani»), dal vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani («Sagge parole. L’italia ferita ha bisogno di tutti») e dalla senatrice di Liberi e uguali, Loredana De Petris («Il presidente ha trovato le parole più adatte: serve un nuovo inizio»). «Mattarella — afferma il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini — ci indica i princìpi da seguire per preservare il presente e costruire il futuro». E infine, in un tweet, ecco che il ministro della Salute, Roberto Speranza, cita le parole stesse di Mattarella: «L’unità morale, la condivisione di un unico destino, il sentirsi responsabili l’uno dell’altro». E chiude anche lui così: «Grazie presidente».