Corriere della Sera

Un coro di sì da maggioranz­a e opposizion­e: grande lezione

- Fabrizio Caccia

Ha avuto un grande impatto, il monito di ieri del Quirinale a «superare le divisioni» e a ritrovare «l’unità morale». E la risposta dei partiti è stata unanime e bipartisan: «Grazie al presidente Mattarella — ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini —. Non solo perché ha scelto di essere a Codogno (oggi alle 12, ndr) per la Festa della Repubblica, ma perché col suo appello alle istituzion­i che devono comportars­i all’altezza del dolore degli italiani, ricorda a tutti che le vittime e la sofferenza non possono essere la scusa per attacchi politici».

«Dal presidente un’altra grande lezione in un momento difficile — ha scritto su Fb il segretario del Pd, Nicola Zingaretti —. Per la rinascita italiana c’è bisogno di concordia». E positivo è pure il giudizio del leader M5S, Vito Crimi:«le parole di Mattarella come sempre hanno toccato le giuste corde. Lo spirito di unità prima di tutto. L’italia di domani non sarà più la stessa, ma il cambiament­o non deve intimorirc­i».

Un plauso convinto, poi, dalla presidente di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni («Se possibile, oggi siamo ancor più orgogliosi di essere italiani»), dal vicepresid­ente di Forza Italia, Antonio Tajani («Sagge parole. L’italia ferita ha bisogno di tutti») e dalla senatrice di Liberi e uguali, Loredana De Petris («Il presidente ha trovato le parole più adatte: serve un nuovo inizio»). «Mattarella — afferma il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini — ci indica i princìpi da seguire per preservare il presente e costruire il futuro». E infine, in un tweet, ecco che il ministro della Salute, Roberto Speranza, cita le parole stesse di Mattarella: «L’unità morale, la condivisio­ne di un unico destino, il sentirsi responsabi­li l’uno dell’altro». E chiude anche lui così: «Grazie presidente».

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