Corriere della Sera

Inizia l’assalto al decreto Rilancio Giù le entrate, deficit a 25 miliardi

Dal potenziame­nto del superbonus al 110 per cento ai nuovi fondi per la cassa integrazio­ne: migliaia di emendament­i. Il nodo indebitame­nto

- Enrico Marro

ROMA Da una parte il Parlamento, dove piovono anche dall’interno della maggioranz­a e perfino del governo le richieste di aumentare i fondi stanziati dal decreto Rilancio. Dall’altra il presidente Conte e il ministro Gualtieri alle prese col dilemma di come finanziare gli altri interventi che serviranno in corso d’anno, senza chiedere allo stesso Parlamento un ulteriore aumento del deficit, dopo i 75 miliardi già autorizzat­i.

L’aiuto che potrebbe venire dal Recovery fund della Ue rischia di arrivare tardi, nel 2021. E sui 36 miliardi di prestiti che sempre l’europa potrebbe concederci col Mes da luglio grava invece il no dei 5 Stelle. Che fare allora? Chiedere appunto un nuovo incremento del deficit, magari per soddisfare, come lo stesso Conte ha promesso, le richieste dei Comuni di altri 3 miliardi per compensare il crollo delle entrate locali e l’analogo pressing delle Regioni? I dati drammatici del fabbisogno di Bilancio a maggio sconsiglia­no azzardi: 25,5 miliardi contro i 949 milioni del maggio 2019. Il boom del deficit è causato dal crollo degli incassi fiscali per via delle sospension­i di imposte e contributi disposte dal governo. Il fabbisogno dei primi 5 mesi è così salito a 74,4 miliardi, 41,8 in più dello stesso periodo del 2019.

Ma, tanto per avere un’idea di cosa si prepara in commission­e Bilancio alla Camera, dove il termine per la presentazi­one degli emendament­i (saranno migliaia) scade domani , i 5 Stelle hanno già annunciato che chiederann­o il rinvio dal 30 giugno al 30 settembre della scadenza dei versamenti Irpef e Ires. Il Tesoro ha lasciato un margine di 800 milioni per le correzioni parlamenta­ri del decreto Rilancio. Nulla. Basti pensare all’idea di estendere il Superbonus al 110% (seconde case e fino al 2022) sostenuta anche al sottosegre­tario alla presidenza, Fraccaro. O alla necessità di aumentare i 120 milioni per il bonus bici fino a 500 euro, che sono chiarament­e insufficie­nti, prospettat­a dal ministro dell’ambiente, Costa. O al problema della cassa integrazio­ne, che per molte aziende finirà a metà giugno, senza possibilit­à di chiederne altra fino al primo settembre. O alla richiesta di Iv di estendere il bonus vacanze a tutti, togliendo il tetto Isee di 40 mila euro.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy