Gli alunni fanno lezione ai giardini
A Torino gli alunni della seconda C della Alfieri, istituto comprensivo Levi Montalcini, hanno abbandonato tablet e didattica a distanza per una lezione all’aria aperta. Nel giardino pubblico gli alunni della classe si sono ritrovati per fare educazione motoria e parlarsi. Faccia a faccia, le distanze di sicurezza garantite dalle bandierine coi nomi dei bambini piantate nel prato.
non più una ogni due classi, ma se non sono troppo numerose anche quattro o cinque classi per presidente. Ipotesi che ha fatto preoccupare i presidi.
Il presidente dell’anp, sindacato nazionale della categoria, Antonello Giannelli spiega: «Chiediamo che non si ricorra a questa evenienza che aggraverebbe eccessivamente la funzione dei presidenti». Le difficoltà a gestire gli esami in regioni come la Lombardia sono croniche e tutti gli anni si fatica a comporre le commissioni e per questo sono già state fatte deroghe. «I dati sono in linea con gli anni scorsi - spiega ancora Giannelli - e questo conferma che i presidi sono pronti a fare il loro dovere».
Ma ora chi ha già accettato rischia di dover raddoppiare il proprio impegno.
Quello che sta succedendo con i presidenti è considerato un pessimo campanello dall’allarme di quello che potrebbe accadere al momento della costituzione delle commissioni che deve avvenire entro il 13giugno. Gli altri sei professori che giudicheranno i maturandi sono docenti della classe: quello di italiano e della materia di indirizzo e altri quattro secondo quanto prevede il decreto scuola che entro venerdì sarà approvato definitivamente dalla Camera. Quanti di loro eventualmente presenteranno il certificato medico per chiedere di non tornare in classe ma di poter fare l’esame a distanza