Fermata la figlia del sindaco. La polizia: «Tirava oggetti»
Polemica a New York su Chiara de Blasio. Ma il padre: vuole un mondo migliore. E scatta il coprifuoco
«Come possiamo difendere la città se perfino la figlia del sindaco ci attacca tirandoci oggetti?», chiede Ed Mullins, il capo dell’associazione dei poliziotti, un nemico storico di de Blasio.
New York ha vissuto la quarta notte consecutiva di incidenti e saccheggi che da Brooklyn si sono estesi anche alla parte meridionale di Manhattan, ma a tenere banco politicamente è il breve arresto — nella notte tra sabato e domenica — di Chiara de Blasio. Era in un gruppo di cento manifestanti che avevano bloccato un tratto di Broadway a sud di Union Square: di solito uno degli incroci
Insieme
Il sindaco di New York Bill de Blasio, 59 anni, con sua figlia Chiara, 25. De Blasio ha anche un figlio, Dante. Il sindaco di New York è sposato con l’attivista e poetessa nera Chirlane Mccray
(Foto Getty)
più affollati della città, tra la libreria Strand e la pizzeria Ribalta. La polizia ha chiesto ai ragazzi di arretrare. Loro si sono rifiutati e hanno lanciato oggetti. A quel punto sono scattati gli arresti. Chiara ha dato l’indirizzo di Gracie Mansion, la residenza municipale, ma non ha detto di essere la figlia del sindaco.
Papà Bill ha evitato altre polemiche coi suoi agenti, limitandosi a dire che la figlia (che è di colore) vuole vivere in un mondo migliore, ma l’attacco di Mullins lascia il segno: va oltre la polemica «sindacale» degli agenti col sindaco, per sconfinare nello scontro sulle modalità di contenimento dei disordini scatenato da Trump con le sue accuse ai governatori di essere incapaci di «dominare» la situazione. Mullins, infatti, insinua che de Blasio abbia rinunciato a usare le mounted units, le unità più attrezzate e agguerrite, «consentendo così alla polizia di fare il suo lavoro» perché sapeva che c’era la figlia in piazza. Il messaggio del capo dell’associazione dei poliziotti è, poi, divenuto anche un caso mediatico perché conteneva numerosi dati personali di Chiara, dall’indirizzo al numero dei documenti d’identità: Twitter l’ha cancellato e ha sospeso l’account per violazione delle regole di uso del sito.
In effetti il ricorso a forze poco armate, se ha facilitato la gestione delle proteste diurne (alcuni agenti si sono anche inginocchiati ai memorial per il nero ucciso a Minneapolis), non è valso ad evitare i saccheggi notturni di gioiellerie e negozi di grandi firme, da Chanel a Tory Burch. Operazioni bene organizzate: i ribelli hanno attaccato anche il negozio di Dolce&gabbana le cui vetrine erano state ricoperte con palizzate di legno: tutto divelto e porte sfondate. E ieri a New York dalle 23 è scattato il coprifuoco.