La mossa di Del Vecchio, Mediobanca vola
Il titolo su dell’8,09% dopo la richiesta del patron di Luxottica di salire fino al 20%
Il mercato fiuta movimenti e schieramenti contrapposti dietro le mosse di Leonardo Del Vecchio su Mediobanca — istituto di cui ha già il 10% e vuole avere l’ok della Bce ad arrivare fino al 20% — e il titolo di Piazzetta Cuccia vola in Borsa. Ieri dopo strappi anche del 13%, ha chiuso a 6,30 euro, con un rialzo dell’8% e una capitalizzazione salita a 5,6 miliardi. Forti anche i volumi: è passato di mano quasi il 2% del capitale. Su del 3,2% anche Generali, che rientrerebbe nella visione di risistemazione e stabilità azionaria delle due istituzioni da parte di Del Vecchio, che già possiede il 5% della compagnia, mentre Mediobanca ne è primo socio con il 12,8%.
Ieri Delfin — la holding lussemburghese di Del Vecchio — ha ufficializzato di aver presentato il 29 maggio la richiesta alla Vigilanza Bce, che ha 60 giorni lavorativi per decidere. Ma già la pre-istruttoria di Bankitalia avrebbe prodotto risultati. Per esempio, l’intera partecipazione è stata riorganizzata e concentrata nella sola Delfin, cassaforte dell’85enne miliardario italiano. Del Vecchio non sarebbe in opposizione al management e non avrebbe intenzione di presentare a ottobre una lista alternativa per il board.
Il faro del mercato è anche sul piano industriale di Piazzetta Cuccia, oggi public company. Del Vecchio potrebbe volerne un adeguamento alla situazione economica post Covid-19; Nagel potrebbe puntare a centrare i target del suo piano con le già previste acquisizioni, per esempio nel wealth management, per le quali dispone di 1 miliardo, e un altro ricavabile dalla vendita di Generali, che però per Del Vecchio è strategica. Per questo gli analisti di Equita vedono «incertezza» sull’esecuzione del piano, mentre per Morgan Stanley la mossa del patron di Essilorluxottica «potrebbe rappresentare un elemento di incertezza per la strategia a medio termine della banca e per la continuità del management».