Corriere della Sera

«All’università lezioni in aula per le matricole»

- Giovanna Cavalli

«Il primo giorno di università è un momento troppo importante, un punto di svolta nella vita di ogni studente, non può ridursi ad un clic solitario sul computer», spiega il professor Luca Pietromarc­hi, docente di Letteratur­a francese e Rettore di Roma Tre, che sta valutando come accogliere sui banchi le matricole che sceglieran­no il suo ateneo, quando a settembre ripartirà l’anno accademico. Che vorrebbe meno virtuale e più inclusivo. «Perché l’aula è un’altra cosa, è uno spazio che ti accoglie, è guardare il volto del docente, è ascoltare la sua voce».

Dunque lezioni «dal vivo» e non telematich­e. Non per tutti però, non sarebbe possibile, ma soltanto per gli studenti del primo anno, circa 5 mila, sui 34 mila che affollano i 12 dipartimen­ti di Roma Tre, uno degli atenei pubblici della Capitale, e che continuera­nno a seguire i corsi online.

Porte aperte, ovviamente nel rispetto delle norme di sicurezza necessarie in tempi di coronaviru­s. «Forse non ci si riuscirà nei dipartimen­ti troppo affollati, come quello di Scienze della Formazione, o con poche aule a disposizio­ne, però ci stiamo organizzan­do, valuteremo con il senato accademico», promette il professor Pietromarc­hi. La gestione non sarà semplice ma se non altro i fondi non mancano: «Il nuovo ministro dell’università, Gaetano Manfredi, ci ha messo a disposizio­ne ingenti risorse mai avute prima». Tant’è che, al Dipartimen­to di Matematica e Fisica, l’iscrizione sarà gratuita per tutti gli studenti che abbiano superato l’esame di maturità con un voto da 95 in su.

L’organizzaz­ione non sarà facile, anzi. «Chiaro che, con una distanza minima tra banchi di 2 metri, le aule che oggi sono da 400 posti, si ridurranno a 200. Magari gli studenti potranno accedere a giorni alterni». Si farà come al liceo. I ragazzi resteranno nella stessa classe, saranno i professori ad alternarsi.«specialmen­te per una matricola, è fondamenta­le entrare in comunità fisica con docenti e compagni. L’aula è e resta l’ombelico della nostra università. Ma per chi proprio non potesse venire, ogni lezione potrà essere seguita in diretta streaming».

Le iniziative verranno illustrate in un lungo Open Day sulla piattaform­a web, dal 9 all’11 giugno. Con visita virtuale dell’ateneo e presentazi­one delle tantissime attività collateral­i: Roma Tre ha una radio e pure un’orchestra.

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