Zero morti per 48 ore consecutive La Spagna vede l’uscita dal tunnel
Sánchez chiede l’ultima proroga al lockdown. Il 1° luglio frontiere riaperte
nuova proroga dello stato d’emergenza, la sesta dal mese di marzo: «Sarà anche l’ultima — promette la portavoce del governo, Maria Jésus Montero, esortando gli spagnoli a mantenere alta la guardia —. Un movimento falso può avere conseguenze indesiderabili».
Il 21 giugno, dunque, dovrebbero cadere le ultime reluglio, strizioni stabilite con il lockdown in vigore da metà marzo su tutto il territorio. Ma la totale libertà di movimento attraverso regioni e frontiere è fissata soltanto per il primo giorno a partire dal quale non sarà più richiesta la quarantena a chi entra in Spagna. Anche se non ha fatto vittime negli ultimi due giorni, la malattia non ha smesso di serpeggiare e l’andamento dei nuovi contagi confermati è altalenante: 71 lunedì scorso, 137 il giorno dopo. Portando il totale dei contagi certificati a 239.932 e dei morti a 27.127. Anche se il numero dei ricoverati con sintomi sospetti è più alto.
La «nuova normalità», come il premier definisce la fase più attesa, si è avvicinata con tempi diversi alle varie comunità: quelle di Madrid e di Barcellona, le più colpite, sono le ultime della coda verso la fine delle misure di confinamento. Il traguardo è particolarmente atteso in Catalogna dove gli indipendentisti, pur soffrendo per l’accentramento di poteri nella capitale, hanno deciso di non votare contro il prolungamento dello stato di emergenza, permettendo con la loro astensione al governo di minoranza (Psoe più Unidas Podemos) di ottenere oggi (salvo colpi di scena) il nulla osta del parlamento.
Anche in Spagna la nuova allerta è adesso quella economica con il debito alle stelle. Il mese di maggio ha portato qualche segnale positivo sul mercato del lavoro, devastato dalle serrate di marzo e aprile, con quasi 612 mila disoccupati in più. A risollevare gli spiriti, c’è il fischio di ripresa del campionato di calcio, fermo dal 12 marzo. Si torna in campo, a porte chiuse, l’11 giugno.
L’economia
La nuova allerta a Madrid è il debito alle stelle: da marzo + 612mila disoccupati