Corriere della Sera

Il dramma della pm Siani, trovata morta nella sua casa

Lecco, figlia del musicista Dino, aveva 44 anni. Il procurator­e in lacrime. L’ipotesi di un gesto volontario

- Barbara Gerosa

«L’ultima volta che l’ho vista era serena e solare. Felice perché finalmente era riuscita ad andare dal parrucchie­re e aveva cambiato taglio di capelli. Non riesco a darmi pace per non aver compreso che dietro a quel sorriso celava forse un grande dolore».

Antonio Chiappani, procurator­e capo di Lecco, fresco di trasferime­nto a Bergamo dove assumerà l’incarico tra qualche giorno, ha gli occhi lucidi. Corre mille volte con la mente alla scena terribile che si è trovato davanti lunedì sera, quando il corpo senza vita di Laura Siani, 44 anni, magistrato in forza alla Procura cittadina dall’inizio di marzo, è stato rinvenuto nell’appartamen­to al primo piano di una palazzina nel centro del capoluogo lariano dove viveva da pochi mesi: morta probabilme­nte già da qualche giorno, il decesso risalirebb­e alla notte tra venerdì e sabato.

Al momento l’ipotesi seguita dagli inquirenti, per le modalità del ritrovamen­to del cadavere, sembra essere quella di un gesto volontario. Sulla salma è stata disposta l’autopsia: la Procura di Brescia, chiamata ad occuparsi del caso trattandos­i della scomparsa di un pubblico ministero della Procura di Lecco, ha aperto un fascicolo.

Non una lettera, una telefonata, nulla che potesse lasciar presagire una simile tragedia.

A fare il macabro rinvenimen­to è stato un collega di Laura Siani, il magistrato Paolo Del Grosso, preoccupat­o perché da giorni non riusciva a mettersi in contatto con lei. Questa mattina la pm sarebbe dovuta comparire in aula per l’udienza di rinvio a giudizio degli indagati nell’inchiesta per il crollo del ponte di Annone Brianza. Dovevano trovarsi per discutere del procedimen­to, ma da venerdì scorso non rispondeva più al cellulare. Così Del Grosso lunedì sera ha bussato alla sua porta. Davanti alla mancata risposta ha chiesto le chiavi alla proprietar­ia di casa, ma l’appartamen­to ero chiuso dall’interno. Allora ha sfondato una finestra ed è entrato. Per la donna non c’era più niente da fare.

Nata a Sesto San Giovanni, era figlia del noto musicista e compositor­e Dino Siani, scomparso nel 2017, e sorella di Giorgio Siani, ex sindaco di Mandello del Lario. Cresciuta sul lago era tornata a Lecco dopo aver lavorato negli ultimi due anni a Palermo dove aveva coordinato importanti inchieste con la Direzione investigat­iva antimafia. Ancora prima a Lodi si era occupata dell’indagine che ha portato all’arresto del sindaco Simone Uggetti con l’accusa di turbativa d’asta per un bando relativo all’assegnazio­ne della gestione delle piscine comunali. È stata la moglie dell’ex procurator­e di Sondrio, Fabio Napoleone, magistrato consiglier­e del Csm, che dopo l’esperienza in Valtellina, è ora sostituto procurator­e generale a Milano. Non aveva figli. «Una vita dedicata al lavoro. Ci ha lasciato un dolore irreparabi­le», le parole di Chiappani.

L’inchiesta

Quando era a Lodi si era occupata del caso che portò agli arresti l’ex sindaco

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