Frongia: nessun compenso sul bando per la carica Coni
Caro direttore, in riferimento all’articolo pubblicato sul Corriere della Sera in data 30 maggio 2020 dal titolo «L’assessore anti Giochi corre per un ruolo Coni. Il caso del M5S Frongia» a firma Paolo Foschi, si chiede immediata rettifica in quanto l’articolo contiene numerose imprecisioni, errori ed invenzioni che mi danneggiano. Quanto riportato nell’articolo, in relazione al compenso dell’incarico, è una invenzione: la cifra infatti è assente sul bando e fino ad ora tale ruolo è sempre stato svolto gratuitamente. Non sono un dirigente dell’istat, come viene scritto, e inoltre i virgolettati riportati nell’articolo contengono informazioni false: non ho mai avuto rapporti o relazioni con Coninet e neanche Roma Capitale ha mai avuto rapporti con tale azienda.
Nel virgolettato chi parla non dice che Daniele Frongia ha avuto rapporti istituzionali con Coni.net, ma con Sport e Salute, circostanza non solo dimostrata dalla partecipazione a attività comuni, ma anche da un’intervista rilasciata dallo stesso assessore nell’agosto 2019 in cui dichiarò: «I dirigenti di Sport e Salute sono gli stessi della Coni Servizi con i quali già collaboravamo in passato. Sabelli (l’ex numero 1) è un manager di provato valore ed esperienza e lo abbiamo incontrato con la sindaca Raggi trovando da subito forti intese». Per quanto riguarda il ruolo in Istat, è vero, ho sbagliato e me ne scuso: è funzionario e non dirigente, sono stato tratto in inganno dal curriculum depositato in Comune. Infine al compenso che verrà determinato, dagli organi societari preposti, sulla base dei livelli di mercato per società di uguale tipologia e non sarà modesto, anche Daniele Frongia, come fatto dai suoi predecessori, se nominato potrà rinunciare. (p. f.)